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“E sedutosi … li ammaestrava”: Ti saluto o piena di grazia il Signore è con Te (di don Salvatore Callari)

Don Salvatore Callari

“E sedutosi … li ammaestrava”: Ti saluto o piena di grazia il Signore è con Te (di don Salvatore Callari)

Lun, 09/12/2019 - 08:02

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L’IMMACOLATA

Non doveva essere proprio seduto l’angelo che parlò a Maria e il maestro non era Gesù. E’ la seconda domenica di Avvento e nel percorso verso Natale ” incontriamo” la festa dell’Immacolata . Nella logica anche umana è ovvio celebrando la Vergine SS. che ” nel tempo ” viene prima di Gesù.La verità dell’immacolato concepimento venne proclamata “domma” piuttosto di recente e per un verso questo ritardo rassicura i fedeli che vedono in questo il ” sensus fidei” che la ha accettato per tanti secoli, cui si aggiunse poi, la solenne proclamazione del Sommo Pontefice. Non vogliamo addentrarci nell’ambito degli studi teologici e biblici che hanno illustrato questo dato:” Maria concepita senza peccato”. Penso che sia, non per ragioni di priorità di importanza, ma per gli aspetti pratici, più giovevole parlare di quello che riguarda la fede, la pietà, la devozione dei fedeli. E’ più opportuno illustrare la sua figura, la sua santità, il suo ruolo che la inserisce nel mistero di Cristo. Senza questo accostamento non avrebbe fondamento parlare dei privilegi di Maria . L’essere intimamente unita a Lui giustifica la sua originale spirituale bellezza, voluta dal Padre che la destinava a diventare la Madre del figlio suo. A questo titolo è strettamene unito quello di Corredentrice perché collabora alla redenzione dell’umanità con Cristo. Per questo, come Eva fu detta “la madre dei viventi” di Maria si dirà ” Madre della umanità rinnovata” redenta, liberata dal peccato. E fin dall’inizio è ” deputata” a sconfiggere il potere di Satana : “gli schiaccerai il capo” Ci deve stare a cuore, in modo eminente, la missione che Cristo Le ha assegnato, ” Madre” e in tale ruolo la vediamo amorosa e compassionevole verso tutti i suoi figli. E brilla il fascino della sua figura, la sua bellezza, la sua santità. Ella è piena di grazia come disse l’Angelo, e ciò esprime la splendore della sua santità e la sovrabbondanza dell’amore effuso nella sua anima. Elisabetta la chiama beata e benedetta tra le donne. Il popolo cristiano da sempre l’ha riconosciuta come la Tutta Santa, la Tutta Pura, , non macchiata neanche dal peccato originale. L’arte in tutte le sue espressioni l’ha esaltata mirabilmente. La Chiesa la venera con grande solennità e devozione. Tutto questo deve essere per noi un imperioso stimolo a ricorrere a Lei con fiducia chè davvero ” ha pieni poteri” per accogliere le nostre preghiere ed esaudirle come la storia, in modo eccelso dimostra