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Caltanissetta si prepara al “Betlemme agli Angeli”: martedì 24 l’inaugurazione

Marcella Sardo

Caltanissetta si prepara al “Betlemme agli Angeli”: martedì 24 l’inaugurazione

Ven, 20/12/2019 - 13:45

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Sta per ripartire Betlemme agli Angeli. La manifestazione, arrivata all’11 edizione, ogni anno cresce di dimensioni, partecipazione e valore spirituale.

Nata come un’organizzazione spontanea dei residenti del quartiere di San Domenico, la rappresentazione vivente del Presepe si è trasformata ormai in un appuntamento fisso per la città.

Le porte del Quartiere Arabo si apriranno ufficialmente il 24 dicembre quando, al termine della veglia del Natale nella chiesa di San Domenico, il Parroco Don Alessandro Rovello e i fedeli accompagneranno la Santa Famiglia nella grotta.

Le locande e le “dammuse” potranno essere visitate dalle ore 18.30 alle ore 21.30 il 26, 28 e 29 dicembre 2019, il 5 e 6 gennaio 2020. Nell’ultima giornata il Presepe Vivente uscirà nuovamente dalle botteghe per assistere all’arrivo dei Re Magi nella piazza San Domenico, proseguire in corteo fino a Piazza Garibaldi e poi rientrare nel Quartiere Arabo dall’ingresso di via Medaglie d’Oro.

Per allestire tutto il villaggio di Betlemme si sono messi a disposizione 55 adulti e 20 ragazzi che, spontaneamente, hanno deciso di dedicare, in modo creativo, il loro tempo libero alla trasmissione della fede crstiana.

Da due anni il Presepe Vivente è sotto la supervisione di Don Alessandro Rovello il quale incentiva i volontari coinvolti a vivere questo momento con maggiore raccoglimento spirituale, entusiasmo e serenità. I partecipanti, per il parroco, non sono “figuranti” bensì “animatori” del Presepe perché, proprio come i pastori di 2000 anni fa, anche oggi è necessario che ci sia qualcuno attorno alla culla di Gesù Bambino che sia pronto a trasmettere la gioia di questa rinnovata nascita. “Sono loro l’anima del Presepe – ha spiegato il parroco – e con il loro lavoro testimoniano il desiderio di annunziare il mistero del Natale e la nascita di Gesù”.

Un coinvolgimento negli anni diventa sempre maggiore e che, simbolicamente, si può notare anche all’interno dell’antico quartiere arabo. Quest’anno, infatti, saranno aperte ben 25 postazioni. Oltre allo spazio adibito per l’accoglienza saranno visitabili le botteghe di lu scalpellinu, lu fabbru, a stadda, a grutta du Signuri, a sartura, lu dammuso, la locanda, lu fornu, u falegnami, lu scarparu, a frutta e verdura, a mannara, lu ciciraru, a cuccia, a focaccia, il censimento, a lavandaia, l vignarolu, lu formaggiaru, lu dammuso di li carusi, lu vasaiu, a pastara, i cuddureddi e il pollaio. “È stata data particolare attenzione ai lavori della nostra tradizione e ai prodotti tipici locali che saranno esposti o offerti ai visitatori per essere degustati. degustazioni che saranno offerte ai visitatori – ha concluso il parroco -. Una scelta voluta soprattutto per mostrare in modo semplice ai bambini uno stile di vita in gran parte scomparso”.

I 6 appuntamenti in calendario, però, non sono gli unici pensati per far rinascere “Betlemme agli angeli”. La storica parrocchia nissena ha riproposto, anche quest’anno alcuni appuntamenti liturgici. Per tutta la settimana, il canto della Novena è stato itinerante e celebrato, insieme alla banda musicale, davanti alcune figuredde dislocate lungo il quartiere. Questa sera, alle 18.00, dopo la messa pomeridiana in parrocchia, la professoressa Rosanna Zaffuto Rovello parlerà della “La naca del principe e la culla di Gesù Bambino” e presenterà il corredino seicentesco del principe Francesco Moncada. Un’associazione che ha le sue origini in un’antica tradizione che invitava ad allestire in modo sontuoso la mangiatoia nella quale sarebbe stato deposto la statua di Gesù Bambino.

Accanto alle celebrazioni liturgiche e agli approfondimenti culturali la Parrocchia San Domenico ha organizzato lo scorso 8 dicembre un flash mob nella piazzetta Tripisciano. Un gruppo di giovani, in rappresentanza di tutti i partecipanti, ha dato vita a una piccola performance di danza. “Il miracolo della notte di Natale può avverarsi ogni giorno – hanno raccontato i ballerini improvvisati -. Basta solo fermarsi e tendere la mano al prossimo senza restare fermi a guardare. Solo in questo modo potremo contribuire a rendere il mondo un luogo migliore nel quale vivere”.

Guarda alcune immagini scattate durante i lavori di ristrutturazione, il flash mob e l’allestimento.

Foto: Renato Riggi