MILANO – 8 anni di reclusione è la condannata comminata al termine del rito abbreviato dal Gup di Milano, Manuela Cannavale, ad Antonino Pitrolo, collaboratore di giustizia, che fece parte del commando che uccise il 32enne Cristoforo Verderame, originario di Niscemi (Caltanissetta); il delitto fu commesso nell’ottobre del 1988. Accolto la richiesta del pm, Stefano Ammendola. Il presunto boss e mandante dell’omicidio, gia’ in carcere in regime di 41 bis, Antonio Rinzivillo, e’ stato rinviato a giudizio dallo stesso giudice davanti alla Corte d’Assise di Milano.

Il caso e’ stato riaperto recentemente grazie alle dichiarazioni di Emanuele Tuccio, collaboratore di giustizia di Gela, ed a quelle dello stesso Pitrolo. Gli inquirenti della Dda di Milano hanno cosi’ potuto ricostruire i contorni di una vicenda che si inserisce nella faida tra “stiddari” ed esponenti di Cosa Nostra; un conflitto malavitoso, che tra gli anni ’80 e ’90, giunse in Lombardia corredato da una lunga scia di agguati e omicidi.