Dopo anni di crisi economica, pare che la situazione in Sicilia sia in ripresa. La dimostrazione viene data dalle analisi di settore secondo le quali sono cresciuti sia gli investimenti, sia le esportazioni. E parlando della prima è proprio questa che testimonia la capacità delle famiglie siciliane di mettere da parte più risparmi rispetto ai mesi precedenti per poterli poi investire in diversi modi. Ma quali sono i dati nel dettaglio? Secondo i report, i conti correnti bancari sono aumentati con una percentuale del +5,1%. Per quanto concerne gli investimenti, invece, è stata rilevata una crescita pari al +16,3%. E sempre secondo i dati, gli strumenti d’investimento preferiti dalle famiglie siciliane sono stati l’acquisto di azioni e gli Oicr. Va comunque approfondita anche la questione in merito all’export: le esportazioni dalla Trinacria, infatti, hanno visto un incremento superiore al 30% su base annua. Il tutto a fronte di una media nazionale decisamente inferiore pari al 7% circa.

Mettere da parte i risparmi o investire: quali opzioni?

I conti correnti rappresentano gli strumenti spesso utilizzati per mettere da parte i propri risparmi. Tuttavia non si tratta di prodotti di investimento in quanto i tassi d’interesse offerti, soprattutto in questi anni, sono arrivati al loro minimo storico. Una perfetta via di mezzo viene invece fornita dai conti di deposito: prodotti finanziari che somigliano in parte ai conti correnti ma che garantiscono percentuali di interesse superiori (fino al 2%). Ancor più con il fatto che oggi con la diffusione dell’online banking è possibile aprire e gestire un conto di deposito da Internet rivolgendosi a banche telematiche come CheBanca!. A questo punto, ai vantaggi economici si sommano anche quelli relativi alla comodità di questi strumenti che essendo raggiungibili dal web permettono ai titolari di accedervi da casa propria. Inoltre, questi conti rappresentano una delle forme di investimento più sicure: questo perché le cifre depositate vengono sottoposte a tutela da parte del FITD (Fondo Interbancario Tutela Depositi).

I parametri per scegliere a quale banca affidarsi

Scegliere la banca giusta vuol dire analizzare una serie di parametri interlocutori. Fra questi troviamo ad esempio lo studio dei tassi di interesse offerti. Infatti non tutti i conti di deposito permettono di accedere ai medesimi tassi attivi ed occorre studiarli tramite un confronto delle offerte così da selezionare quelli che risultano essere i più convenienti. Inoltre, alcuni istituti permettono di accedere a bonus nei tassi per i nuovi clienti. Un altro parametro da tenere a mente è la logica di capitalizzazione degli interessi: i soldi maturati potrebbero essere caricati subito o dopo un periodo di tempo prestabilito. Nel primo caso, ovviamente, essi cominciano a fruttare interessi extra sommandosi al deposito iniziale, un’opzione che si tende a preferire. Naturalmente, il terzo fattore da valutare riguarda i costi legati all’apertura e al mantenimento dei conti di deposito. È sempre bene studiare con attenzione il contratto per portare alla luce tutte le voci di spesa relative al suddetto prodotto finanziario. Fra queste troviamo per esempio le imposte di bollo: una tassa alle volte coperta dalla stessa banca.