Esperienza molto interessante e formativa per diciotto studenti dell’IIS A.Volta di Caltanissetta che hanno partecipato alla manifestazione Notte Bianca della Legalità, svoltasi a Palermo lo scorso il 5 maggio. L’evento, giunto alla sua quarta edizione, è organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati in collaborazione con il MIUR, gli Uffici Scolastici Regionale, gli Ordini degli Avvocati e le Forze dell’Ordine, ed ha registrato la partecipazione di oltre 1.200 studenti, provenienti dagli istituti superiori di Lazio, Sicilia, Campania e Liguria. L’obiettivo della Notte Bianca è quello di creare presso le aule del Palazzo di Giustizia spazi di confronto e riflessione su temi quali il contrasto alla criminalità, la lotta alla corruzione, il bullismo ed il cyberbullismo, attivando laboratori statici e dinamici gestiti da magistrati, avvocati e rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Ricco il programma della giornata: subito dopo l’accoglienza, il Presidente dell’ANM Giovanna Nozzetti e i rappresentanti dell’USR Sicilia, Prof. ri Caramazza e Lubrano, nello spazio antistante al Palazzo di Giustizia di Palermo, hanno illustrato le attività previste. A seguire, i saluti del Presidente della Corte d’Appello Matteo Frasca e del Procuratore Generale Roberto Scarpinato che ha esortato gli studenti a pensare all’”anima segreta ed eroica” del Tribunale palermitano, visto come “un luogo dove si è svolta una guerra sanguinaria, segnata da lutti che vi hanno consentito di vivere liberi e non come sudditi costretti a piegarsi”; il Sindaco Leoluca Orlando ha invece commemorato l’omicidio del Procuratore capo di Palermo Pietro Scaglione, ucciso il cinque maggio del 1971. Molto coinvolgenti anche i contributi del prof. Di Vitali, Dirigente Scolastico dell’Istituto Garibaldi, e del Consigliere del CSM Pier Giorgio Morosini, che ha sottolineato l’importanza del confronto sulla legalità, basato sulle testimonianze dei diretti protagonisti e supportato dalla partecipazione delle nuove generazioni. Toccante l’intervento del Prefetto Antonella De Niro che, definendo assolutamente necessaria per i giovani la conoscenza della storia siciliana, ha rievocato le parole che il 23 giugno 1992 il giudice Borsellino pronunciò in ricordo dell’amico Giovanni Falcone: “lavorava con perfetta coscienza che la forza del male e la mafia lo avrebbero un giorno ucciso...Perché non è fuggito?…per amore…La sua vita è stata un atto d’amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato”. Infine l’intervento dell’avvocato Francesco Greco, che ha spronato i giovani a lottare sempre per la legalità, definita “sinonimo di libertà”, e quello della dott.ssa Alessia Sinagra, rappresentante dell’ANM , che ha designato i giovani come eredi ideali dell’amministrazione della giustizia, per i quali pertanto è fondamentale entrare nelle aule dei processi per capirne il funzionamento.
Le attività sono poi proseguite con la suddivisione dei partecipanti in cinque gruppi per partecipare ai laboratori statici e dinamici previsti. Il gruppo del Volta ha visitato il cosiddetto “Bunkerino”, diventato oggi il Museo Falcone- Borsellino, che consta di tre stanze, ubicate all’interno del Palazzo di Giustizia e ricostruite grazie all’aiuto di Giovanni Paparcuri, collaboratore dei due Magistrati: in questi uffici blindatissimi i due giudici simbolo della lotta alla mafia hanno vissuto molti importanti momenti del loro delicatissimo e difficile lavoro; un’autentica emozione per gli studenti del Volta vedere i mobili, arredi ed oggetti personali dei due Magistrati, quali il pacchetto di sigari e i soprammobili a forma di papere di Falcone, e poi il “Planetario”, corrispondente al moderno scanner, le bobine che contengono le immagini degli innumerevoli assegni visionati da Falcone. E’ stato il nipote di Paolo Borsellino a mostrare agli studenti gli oggetti dell’amato zio: la borsa da lavoro, il cappello, l’impermeabile, la macchina da scrivere, tutto rimasto come prima, “come se dovessero rientrare da un momento all’altro per riprendere il loro lavoro, per scrivere altre pagine di storia giudiziaria”.
Per il laboratorio statico il gruppo del Volta è stato inserito nel laboratorio n. 5 “Sport e legalità : le regole, il cuore e i bidoni dell’immondizia”. Qui Mario Conte , magistrato della Corte d’Appello , che si occupa di doping, e l’avvocato De Francisci, presidente della Corte Sportiva d’Appello per la sezione territoriale Sicilia, hanno evidenziato l’importanza della tecnologia per un’ applicazione più esatta della giustizia sportiva, definendo il referto arbitrale “l’atto fondamentale per applicare la sanzioni”. In seguito il procuratore Sergio Lari, Presidente dell’Associazione Basket Magistrati, ha illustrato la fondamentale funzione educativa dello sport, il rapporto sport-corruzione, definendo doveroso sia considerare reato il bagarinaggio, sia denunciare ed opporsi alla violenza negli stadi .
Ospite d’onore della Notte Bianca Flavio Tranquillo, inviato di Sky sport e voce del basket italiano, che, citando Emil Zapotek, campione olimpico di atletica, ha affermato che “un atleta non può correre con i soldi in tasca, anzi deve correre con la speranza nel cuore e i sogni nella sua testa”; con questa massima ha introdotto il delicato tema del ruolo del denaro nello sport.
A concludere la manifestazione, lo spettacolo finale con Roberto Lipari, il gruppo dei Tre Terzi, Andrea Febo e i comici Ficarra e Picone, che hanno consegnato la targa alle scuole presenti per la partecipazione e per essere diventati “portatori sani di legalità”.
Entusiasti della manifestazione sia gli studenti che hanno partecipato provenienti da classi diverse: Marco Lombardo, Principe Giorgia, Alessia Cigna, Agnese Nicosia, Marco Arnone, Federico Sciascia, Federico Cumbo, Daniele Baldi, Giuseppe Intilla, Marco D’Antoni, Genny Vicari, Angelo Palermo, Carlo Lunetta, Sergio Romano, Antonio Bonifacio, Michele Miraglia, Christian Colina, Annalisa Campo,sia la docente accompagnatrice prof.ssa Giunta.