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Il Cammino dei Branciforti: studente del Carafa vince il concorso per il miglior logo

Marcella Sardo

Il Cammino dei Branciforti: studente del Carafa vince il concorso per il miglior logo

Mar, 22/05/2018 - 18:23

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Nobili, rappresentanti delle istituzioni pubbliche, docenti universitari, storici e studenti. Al Convegno che si è svolto lunedì mattina alla Camera di Commercio di Caltanissetta, tra uditori in platea e relatori, era presente un variegato pubblico.

Quella che è stata presentata – e sottoscritta con un protocollo d’intenti dai 23 sindaci coinvolti – è stata soprattutto l’idea di lanciare un progetto condiviso capace di creare opportunità di sviluppo economico.

Già dalla presentazione, illustrata dal Presidente dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio Salvatore Pasqualetto, obiettivi e finalità del “Cammino dei Branciforti” sono stati immediatamente chiari. “Dobbiamo lavorare in sinergia per consentire un’alternativa valida ai turisti che già si muovono in autonomia lungo le nostre Province. Tutti abbiamo condiviso l’importanza di una rete capace di creare benessere in tutte e 23 le comunità interessate. Se così non fosse rischieremmo di trasformare il nostro territorio in un deserto senza possibilità di occupazione”.

Da oggi sarà possibile iniziare a discutere tutti i dettagli che trasformeranno un “piano teorico” in realtà fruibile. Saranno oggetto della discussione le modalità di attuazione, l’itinerario turistico, la valorizzazione dei siti e delle eccellenze presenti.

I relatori presenti hanno invitato le istituzioni pubbliche a continuare a utilizzare i giovani come risorse per potenziare lo sviluppo economico e culturale.  Uno scambio di idee che già è stato avviato con il bando di concorso per la realizzazione del  logo che identificherà visivamente il “Cammino dei Branciforti”. Una competizione volutamente lanciata e affidata agli studenti delle scuole medie superiori di tutta la Sicilia.

Il nome del vincitore e la presentazione del miglior logo realizzato è stato annunciato durante il convegno.

A conquistare la commissione è stato Aurelio Capici, studente della IV sezione A dell’istituto Carafa di Mazzarino. Al giovane, oltre all’onore di vedere il suo logo come simbolo di questa nuova avventura, è stato consegnato un computer portatile.

Il secondo posto è stato conquistato da Alessia Miccichè, allieva della II sezione A dell’istituto nisseno Rapisardi – Da Vinci. Alla studentessa, come riconoscimento, è stato consegnato un tablet.

A sponsorizzare la partenza di questo progetto di ampio respiro territoriale sono state l’Azienda Speciale e il Tavolo di Regia della Camera di Commercio di Caltanissetta. Queste istituzioni capofila, del resto, sono delle autonomie funzionali nate per trainare lo sviluppo del territorio di riferimento. Una crescita economica che, in questo caso, passerà attraverso la promozione turistica di opere architettoniche, storia delle casate nobiliari ed eccellenze culinarie.

L’idea di creare dei musei decentrati da abbinare a percorsi strutturati e accessibili per tutti è un’ottima base per realizzare un’industria turistica d’eccellenza capace di far muovere ingenti flussi di visitatori.

La traccia lasciata dai Branciforti nella storia non è segregata al territorio siciliano. “Basta iniziare a guardare i documenti storici per cogliere subito l’importanza di quella plurisecolare storia che li vide come attori di primo piano”  ha spiegato lo storico Salvatore La Monica sottolineando  la valenza di questa famiglia anche sullo scenario della grande storia della Spagna e del Mediterraneo del XV, del XVI e del XVII secolo.

“Ciascun itinerario turistico, per essere vincente, deve avere degli ingredienti che devono essere ritenuti indispensabili” ha commentato Giovanni Cannata, rettore dell’Universitas Mercatorum. Tra questi non devono mancare il paesaggio, la gastronomia, l’ambiente e le opere artistiche o architettoniche. E il Cammino dei Branciforti possiede tutti i requisiti.

“Questo percorso è stato realizzato unendo la storia dei Branciforti con quella di altre tre famiglie aristocratiche siciliane – ha spiegato il direttore dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio Giovanni Savarino -.  Proprio per questo abbiamo preferito non usare lo stemma delle casate dei Branciforti, Barresi, Santapau o Lanza  ma di realizzarne uno nuovo. Un compito e un onore che abbiamo scelto di far svolgere alle nuove generazioni”.

Adesso l’idea, nata anche grazie al supporto delle nuove generazioni, può trasformarsi in realtà.