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Tarvisio, venditori di pentole con… 12 pistole in auto: in manette pregiudicata nissena

Redazione

Tarvisio, venditori di pentole con… 12 pistole in auto: in manette pregiudicata nissena

Dom, 01/04/2018 - 10:44

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 I Carabinieri di Tarvisio hanno messo a segno un importante sequestro di armi provenienti dal mercato clandestino. Si tratta di 12 pistole e 12 scatole di cartucce, per un totale di 600 proiettili. I dettagli dell’operazione, compiuta mercoledì durante un normale pattugliamento alla barriera autostradale di Ugovizza, sono stati illustrati questa mattina dal capitano della Compagnia, Robert Irlandese. I militari hanno fermato una Fiat Grande Punto, in ingresso nel territorio nazionale dall’Austria.

A bordo viaggiava una coppia: un 40enne di Terzigno, Giuseppe Scognamiglio, fabbro, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e per criminalità organizzata e la sua convivente, Giuseppa Emmanuele, una 30enne, nata a Caltanissetta, conosciuta alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e spaccio. I due agli uomini dell’Arma hanno raccontato di essere rappresentanti di pentole di rientro da un viaggio di lavoro per le vacanze pasquali.

Ma il loro ‘pedigree’ ha spinto i carabinieri ad approfondire il controllo, anche perché a bordo non c’erano valigie e nemmeno pentole. Il nervosismo e l’insofferenza della coppia, ha spinto i militari a una perquisizione approfondita, che ha portato a scoprire 450 euro. Ma la sorpresa più grande si nascondeva in un’intercapedine realizzata tra i sedili posteriori dell’auto. La gommapiuma dello schienale era stata tagliata per creare un incavo, dove erano nascoste le armi e le munizioni, tutte poste sotto sequestro.

Nel dettaglio, c’erano 10 revolver Arminuis Weihrauch HW 38, calibro special; una pistola semiautomatica Heckler&Koch modello Usp-Compact calibro 9×19, una pistola semiautomatica Walther modello Ppx calibro 9×19, 500 cartucce calibro 38 special e 100 calibro 9×19.

I due sono stati denunciati per porto abusivo d’armi clandestine e relativo munizionamento. I Carabinieri stanno continuando gli accertamenti, per chiarire la provenienza delle armi e a quali attività criminali fossero destinate.

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