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Sicurezza stradale: cronotachigrafi truccati a Ragusa, sequestri 

Redazione

Sicurezza stradale: cronotachigrafi truccati a Ragusa, sequestri 

Sab, 14/04/2018 - 12:28

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RAGUSA  La polizia di Stato di Ragusa ha sorpreso due camionisti con cronotachigrafo alterato, il primo a Vittoria, il secondo in localita’ Dicchiara, sulla Ragusa-Catania. Nell’arco di un anno e’ il settimo sequestro che viene effettuato dagli agenti della Polizia stradale di Ragusa. In particolare, il primo controllo e’ stato effettuato in periferia di Vittoria nei confronti di un conducente, comisano, di un autoarticolato che procedeva ad alta velocita’ sulla provinciale 20, in direzione del mercato. Sul posto una pattuglia in borghese che, vedendo il veicolo procedere ad una velocita’ tale che il rimorchio sbandava vistosamente (sul contachilometri della vettura di servizio risultava la velocita’ di 120 km orari), si sono lanciati all’inseguimento del mezzo riuscendo a bloccarlo nei pressi di una rotonda. Si e’ proceduto alla verifica attraverso un portatile nel quale vi e’ installato un software denominato “Police controller”: il cronotachigrafo non aveva registrato alcun dato nelle ore precedenti; ne’ il momento della partenza del mezzo, ne’ le ore di guida del conducente, ne’ la velocita’ tenuta. Una verifica piu’ accurata del vano motore ha consentito di rilevare la presenza di una potente calamita collocata sul bulbo del cronotachigrafo in grado di bloccare la registrazione dei dati. All’autista e’ stata ritirata la patente e contestate, insieme al titolare della ditta, infrazioni per la cifra totale di 2.015 euro. Gli atti sono stati inoltre trasmessi alla Procura della Repubblica di Ragusa.

Il secondo controllo e’ stato effettuato, durante un posto di controllo in localita’ Dicchiara, nei confronti di un conducente campano; sulla stampa giornaliera delle attivita’ del conducente c’erano delle anomalie, per cui il mezzo e’ stato condotto presso una officina autorizzata ove veniva individuata, all’interno dell’abitacolo del veicolo, una scheda elettronica, che, grazie ad un telecomando, era in grado di bloccare il corretto funzionamento del tachigrafo digitale. Tale artifizio rende di fatto impossibile verificare la reale attivita’ lavorativa del conducente, a tutto vantaggio del datore di lavoro che ne trae un evidente beneficio economico (ridurre i tempi di consegna, impiegare meno autisti) a danno degli stessi autisti che si mettono alla guida di un mezzo pesante in condizioni psicofisiche non ottimali. Denunciati il conducente e l’amministratore della ditta.