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Prove  di campagna elettorale a Caltanissetta sindaco o sindaca

Michele Spena

Prove  di campagna elettorale a Caltanissetta sindaco o sindaca

Sab, 14/04/2018 - 22:15

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Tra le nebbie delle passate amministrative si stagliano antichi personaggi pronti a mettersi alla guida del governo della città per dettare una nuova governace in alternativa all’attuale squadra di governo guidata da Giovanni Ruvolo che da primo cittadino,(non sappiamo se un buon sindaco o meno) non ha certamente assunto le forme di un capo popolo o di un grande condottiero, per il solo fatto che in tre anni di legislatura è riuscito nell’impresa di liquidare l’Alleanza che era costruita per la sua elezione a sindaco.

La vecchia alleanza tra Intesa Civica Solidale, Cambiare Caltanissetta, Partito Democratico,Patto Etico Responsabile, e Unione di Centro che aveva portato alla sua elezione ormai si è squagliata anche se come ama ripetere l’ex assessore Marina Castiglione,“quella l’idea, resta sempre valida”. Ruvolo è riuscito anche, in tre anni di impresa, a mettersi contro lavoratori del comune e sindacati. Adesso la città in sordina si prepara a sostituirlo, sospinta in anticipo dalla mossa poco strategica di una manipolo di consiglieri comunale della opposizione di presentare il conto della mozione di sfiducia al sindaco. Un salto troppo lungo rispetto alla reale volontà della maggioranza del consiglio comunale. Resta quindi ancora il dilemma di una decisione ispirata più dalla volontà di apparire che di fare. Mentre i consiglieri comunale si divertono con il gioco dell’oca resta l’evidenza di ampliare gli spazi di partecipazione, recuperare il feeling perduto con le urne e riprendere in mano il futuro della città che stenta a vivere il presente.

Il capoluogo si è progressivamente disaffezionato all’esercizio della partecipazione: il voto. L’astensionismo ha sedotto fasce sociali sempre più ampie perchè la politica non ha saputo dare risposte adeguate alle istanze dei cittadini, consiglio comunale compreso alle prese, sempre o quasi, con piccole beghe di potere. Le giornate brevi e con Natale alle porte , che porta alla meditazione, e nonostante i tempi che potrebbero sembrare prematuri, l’ambiente politico, comincia a prendere forma. La vecchia Alleanza potrebbe rinascere sotto una nuova guida:quella di Marina Castiglione che crede ancora alla formula del civismo e della partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica. Sulla sponda del centro destra, ed eccoli che ritornano, dalle nebbie del passato, si intravedono le figure di Sergio Iacona e Michele Giarratana; entrambi candidati vincenti e oggi più che mai dopo il successo dei rispettivi partiti e fiancheggiatori nelle recenti trascorse elezioni regionali. Michele Giarratana non fa un mistero della sua prossima discesa in campo. Più cauto Sergio Iacono che dovrà mediare all’interno del suo partito per limitare lo scontro generazionale che lo vede contrapposto all’attivismo, persino un tantino esagerato, del più giovane consigliere comunale di Forza Italia Oscar Aiello.

Nell’area più defilata del centro sinistra il M5S mostra i muscoli, forti dei recenti risultati elettorali: in città a rappresentare il popolo dei pantastellati, oltre al deputato nostrano, c’è l’ormai famoso uccellino di Sergio Cirlinci, titolare di blog, che detta le regole del gioco. Il Partito Democratico, dopo il risultato delle regionali, fischietta per farsi coraggio. Il centro sinistra in generale è spezzettato dalle fazioni; la vicenda della candidatura di Annalisa Petitto è stata una sorta di cartina tornasole per comprendere da che parte stavano e con chi vecchi esponenti e rappresentanti del Partito Democratico che hanno giocato al ruolo di “liberi tutti” voltando le spalle alla candidata ufficiale del Pd di Caltanissetta; adesso esaurito lo sforzo minimo di portare Petitto alla Regione si rappresenta l’occasione per un suo ipotetico ingresso con la fascia tricolore a Palazzo del Carmine. A sparigliare le carte ci sono gli uomini dell’ex ministro Cardinale e di Miccichè con due assessori nell’attuale squadra di governo della città.

Da uomo libero gioca anche il quasi giovane Tony Maganuco che dovrà però trovare una bandiera sotto le cui insegne marciare alla volta di Palazzo del Carmine. Maganuco, che non fa mistero della sua candidatura, è uomo di spettacolo e non mancherà di stupirci in questa rappresentazione. E poi c’è anche la Lega Nord del loquace deputato Alessandro Pagano che potrebbe giocare la carta di Arialdo Giammusso, ma che in ogni caso sarà certamente coinvolta nel percorso della scelta del futuro candidato sindaco di centro destra. E poi ci sono le ‘tradizionali’ aree di liste civiche e movimenti  fuori dalle grandi compagini politiche rappresentative, sempre a destra: quella degli ex cugini, Gianfranco Fuschi e Caludio Terrana, giornalmente presenti a segnare con la matita blu le sviste o dimenticanze di Giovanni Ruvolo.