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Mussomeli, i fatti del “Venerdì dell’Addolorata”. I provvedimenti del Vescovo e l’invito alle comunità ecclesiali all’azione liturgica di riparazione e purificazione.

Carmelo Barba

Mussomeli, i fatti del “Venerdì dell’Addolorata”. I provvedimenti del Vescovo e l’invito alle comunità ecclesiali all’azione liturgica di riparazione e purificazione.

Lun, 23/04/2018 - 07:59

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MUSSOMELI – Nelle messe prefestive del sabato e in quelle di ieri, IV domenica dopo Pasqua, Domenica del Buon Pastore, è stata letta, a fine messa, in  tutte le Rettorie e Parrocchie di Mussomeli, come espressamente indicato nella lettera vescovile, la determinazione del vescovo mons. Mario Russotto a seguito dei disordini ed atti blasfemi verificatesi il 23 marzo scorso durante il  “Venerdì dell’Addolorata”. Sette espulsioni, di cui 6 uomini ed 1 donna, a tempo indeterminato, da tutte le confraternite di Mussomeli e da qualsiasi  comitato locale di feste religiose. Una nota assai puntuale su ciò che si è verificato all’interno della Chiesa fra scandali, insulti e bestemmie ad opera di   taluni dei presenti che hanno profanato  la “Casa del Signore”. Una lettera con un profondo dolore nell’animo del vescovo che “per  potere riparare  al sacrilegio commesso nel tempio sacro, dedicato al Santo Precursore del Signore Gesù Cristo”, ha disposto “che il 24 giugno, Solennità di San Giovanni Battista,  tutti i sacerdoti unitamente ai diaconi e ai fedeli laici di Mussomeli di unirsi a me nella celebrazione della mattina quale sacra azione liturgica anche di riparazione e di  purificazione”.  Nella lettera, come già detto, letta ieri nelle chiese,  il vescovo ha chiesto a tutte le confraternite e i comitati ecclesiali di Mussomeli “una onesta e vigorosa assunzione di responsabilità, un profondo spirito di fede e di appartenenza alla Chiesa, una esemplare testimonianza di vita cristiana e di comunione con i Sacerdoti”. E poi,  “Assicuro la mia preghiera per tutte le persone che sono incorse nel presente provvedimento, perché accolgano con animo onesto, e sincero spirito di umano e cristiano pentimento quanto abbiamo disposto, perché si volgano sinceramente al bene dandone chiare prove con rinnovata mentalità  e cristiano comportamento. E un giorno, radicalmente ravveduti e pienamente pentiti del male commesso, possono accedere senza sacrilegio ai Sacramenti e incontrare come Giudice misericordioso il Dio della Grazia e del Perdono.”  Nella lettera di mons. Russotto  c’è anche uno stop all’Associazione “Memento Domini”.

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