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Italo-americani in volo verso la Terra di Manfredi in cerca di parenti: Prezioso gancio fra operatori turistici e la Pro Loco di Mussomeli. L’abbraccio e lo scambio di numeri ed indirizzi

Carmelo Barba

Italo-americani in volo verso la Terra di Manfredi in cerca di parenti: Prezioso gancio fra operatori turistici e la Pro Loco di Mussomeli. L’abbraccio e lo scambio di numeri ed indirizzi

Mer, 11/04/2018 - 16:10

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MUSSOMELI – “Cu iavi amici, iè francu di guai”, ed ancora, “cu iavi lingua arriva a mari” e, ancora, “Volere è potere”. Con questi tre detti popolari, è venuta fuori una intricata e piacevole storia, in cui sono interessate famiglie italo-americane,  con origini mussomelesi, alla ricerca di parenti riconducibili al nonno paterno, analfabeta, partito, all’età di 16 anni nel 1910, da Mussomeli per l’America,  mai ritornato in Italia e deceduto, a 76 anni,  il 7 giugno del 1972. A risolvere l’enigma familiare, in quanto non si trovava traccia nei registri comunali, a Mussomeli, è stato necessario un lavoro, a più mani, con il coinvolgimento di interpreti, Pro Loco, Uffici demografici comunali; un complicato rebus familiare che da tempo si era albergato nella mente della signora Marge Muting che, assieme alle figlie Marianne Coyle e Susan Hahn ed il genero Jim Hahn hanno potuto raggiungere, appunto, lo scorso 3 aprile, la Terra di Manfredi, Mussomeli. Grazie ai contatti dell’operatore turistico Pierfilippo Spoto con l’ex presidente della Pro Loco di Mussomeli Salvatore Piazza, i turisti hanno avuto spianata la strada nei lavori di ricerca dei parenti del loro nonno “Giuseppe Montagnino”, però registrato all’Anagrafe come “Giuseppe Zampone“, allungando così le ricerche.  Con la collaborazione  della Pro Loco e dell’interprete,  i quattroitalo-americani, partiti dalla lontana America, hanno trovato a Mussomeli terreno fertile per portare a termine la complicata quanto laboriosa ricerca, scavando in profondità e passando in rassegna tutti  i “Montagnino”. Sono stati coinvolti nella ricerca l’interprete Rosalia Morreale che, assieme all’ assessore Lo Conte e al personale dell’Anagrafe e Popolazione, hanno esteso le indagini, seguendo passo passo le informazioni e le indicazioni che man mano venivano fornite dagli interessati. E’ questo il racconto dell’interprete mussomelese Rosalia Morreale che ha facilitato le ricerche degli ospiti americani.    “Giorno 3 aprile, ho accompagnato in giro per Mussomeli, come interprete, i signori Marge Muting (madre) Marianne Coyle e Susan Hahn (figlie della signora Muting) e Jim Hahn (genero della signora Muting), americani di origine mussomelesi. I suddetti turisti sono venuti appositamente a cercare dei parenti del loro nonno e suocero che emigrò in America nel 1910, all’ età di 16 anni, non ritornando più nel suo paese natio. Il signor Montagnino, analfabeta, quando arrivò in America, fu registrato come Joe Muting perché non riuscivano a comprendersi. Si arruolò nell’esercito e nel 1929 si sposò con la signora Theresa Lorenzo di origine di Marsico Nuovo in Basilicata,  da cui ebbe un unico figlio, James (Vincenzo) nato nel 1930. Il signor Montagnino morì il 7 giugno 1972, all’età di 76 anni”. “Siamo stati all’ ufficio anagrafe – continua il racconto dell’interprete –  per cercare in primis il suo nome nei registri degli atti di nascita. Però, il nome di “Montagnino Giuseppe” non fu trovato in nessun archivio. I parenti ci hanno informato che lui era stato adottato, e, quindi, hanno dovuto fare un’ altra approfondita ricerca nei registri delle nascite illegittime; dagli atti è emerso che egli, “Montagnino Giuseppe”, alla nascita, fu abbandonato sul ciglio della strada, trovato esattamente in Via La Rizza, dove una signora in transito l’ho prelevò, portandolo direttamente alla sacra rota. Dalla sua data di nascita, continua il racconto dell’interprete, è uscito fuori che il suo vero nome, con cui le suore lo avevano registrato, era “Zampone Giuseppe”. Da lì, si è saputo che quel bambino di nome Giuseppe (Giuseppe Montagnino da giovane foto accanto) fu adottato dalla stessa donna che l’aveva trovato, e cioè la signora Lupo Salvatrice in Montagnino. Si continua ancora nella ricerca per sapere chi fosse il padre adottivo e se c’ erano fratelli. Il signor Giuseppe Montagnino aveva 5 sorelle e 3 fratelli: Michele, Santo, Salvatore, Gaetana, Vincenza, Caterina, Carmela e Onorata (oggi tutti deceduti).  Si prosegue, allora, con la ricerca di parenti, e nello specifico, con la ricerca dei nipoti. A questo punto, continua il racconto dell’interprete, io e l’assessore Seby Lo Conte abbiamo contattato tutte le famiglie con il cognome “Montagnino”, e, dopo diverse ed estenuanti telefonate, siamo riusciti a risalire ed individuare una nipote di nonno Giuseppe Montagnino(nella foto accanto nel giorno di matrimonio di Giuseppe Montagnino): la signora Vincenza Montagnino, figlia del fratello Salvatore (nato nel 1893), nonché madre dell’ attuale proprietaria del Bar Di Pasquale, Maria Vincenza Castiglione.   Abbiamo subito contattato la signora Castiglione per informarla di questa circostanza e di questi signori, possibili parenti, che li volevano conoscere. Lei, entusiasta, ha subito informato mamma Gina che si trovava nella sua abitazione di Via Costantino Nigra,2, dove ci siamo recati ed accolti, quasi incredula ma contenta, assieme ai ritrovati “parenti americani” L’ incontro è stato commovente, soprattutto perché la signora Gina ci ha detto che lei ha sempre pensato ai parenti di questo suo zio d’ America, e che ha avuto il desiderio di poterli conoscere. Da sottolineare che  la visita, purtroppo, è stata breve, in quanto gli ospiti americani dovevano rientrare nel gruppo di turisti in albergo, rispettando così la prevista tabella di marcia del loro viaggio turistico che li aveva portati anche a Mussomeli per trovare ed abbracciare i parenti. Con i saluti, gli abbracci finali e lo scambio di numeri telefonici ed indirizzi, si è conclusa l’avventura dei quattro italo-americani.”. Un racconto minuzioso e, per certi versi, emozionante, quello dell’interprete Rosalia Morreale, che ha saputo raccontare una storia dal sapore di avventura, in cui parenti, mai conosciuti, hanno provato finalmente la gioia di essersi reciprocamente conosciuti, coronando così un desiderio, quasi irrealizzabile, custodito silenziosamente  da tanto tempo nel proprio animo. Ma volere è potere! E la signora Marge Muting può ritenersi fiera e soddisfatta di questa felice e positiva avventura che l’ha portata in terra di Sicilia, dove, esattamente a Mussomeli, il suocero Giuseppe Montagnino ebbe i natali in una famiglia numerosa: può ritenersi fiera anche per aver potuto conoscere ed abbracciare la nipote Vincenza Montagnino(nella foto accanto con fratelli, sorelle, papà e mamma)  anch’essa appartenente ad altrettanta famiglia numerosa. C’ è da dire che gli  ospiti americani hanno ringraziato  i dipendenti dell’ufficio anagrafe per l’accurata ricerca, il sindaco Catania per l’accoglienza loro riservata e l’assessore Seby Lo Conte e Rosalia Morreale per la loro collaborazione nella scoperta dei loro parenti. Tutto ciò è stato facilitato, grazie al prezioso gancio fra l’operatore turistico Pierfilippo Spoto e la Pro Loco di Mussomeli con i suoi aderenti.

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