Salute

Infrastrutture: 4 mld per Sicilia. Musumeci: “Anas faccia di più, provincia di Caltanissetta merita attenzione” 

Redazione

Infrastrutture: 4 mld per Sicilia. Musumeci: “Anas faccia di più, provincia di Caltanissetta merita attenzione” 

Dom, 08/04/2018 - 09:36

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PALERMO – Vertice Regione Sicilia-Anas sullo stato di salute (malfermo) delle strade siciliane. L’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani ha confermato a Palermo un piano da 4 miliardi di euro per l’infrastruttura viaria dell’Isola, con investimenti in corso d’opera. E il presidente della Regione ha rilanciato con la richiesta di un impegno ulteriore anche in termini di progettualita’ e rapidita’. “La Sicilia – ha spiegato Armani dopo l’incontro con Nello Musumeci – non ha bisogno di strade nuove, ma di ammodernamento e funzionalita’. Abbiamo avviato un’analisi della qualita’ delle nostre strade e in Italia su 20 strade statali chiuse il 50%, cioe’ 10, sono in Sicilia”. Il ‘piano di ripristino’ prevede il completamento delle viabilita’ statali interrotte. Entro i primi mesi dell’anno prossimo l’obiettivo e’ ultimare l’autostrada Palermo-Caltanissetta: “Questo importante intervento consentira’ a due province che non erano connesse direttamente all’autostrada di congiungersi”. Ed entro l’anno prossimo “tutti i cantieri critici dove la staticita’ dei viadotti e’ messa a rischio saranno completati. Anche il ponte Himera: rispetto alle 5 campate originarie sara’ di sole tre campate e di solo 160 metri di prolungamento. Il cantiere e’ in corso e chiudera’ a settembre del 2019”. E’ in corso invece il monitoraggio del tratto Catania-Gela, con cantieri che apriranno nel 2020 per quattro corsie da Caltagirone a Catania. Nel dicembre 2018 via ai cantieri per il nuovo collegamento tra la tangenziale e l’aeroporto di Catania, una strada nella quale passano 80 mila veicoli giornalieri. Altra priorita’ e’ l’analisi del rischio idrogeologico e la mappatura delle strade statali regionali.

La Palermo-Catania, ha sottolineato Armani, “e’ un asse strategico della regione: e’ in corso un progetto, un programma di manutenzione che consta di 84 interventi per questa strada che non puo’ essere interrotta”. Le barriere di sicurezza concepite negli anni ’70 “sono inadeguate, c’e’ una complessita’ infrastrutturale importante e le gallerie sono da adeguare agli standard di sicurezza europei. Abbiamo completato in termini di pavimentazione 90 chilometri, in particolare nell’area verso Palermo, ed entro il 2018 con 318 chilometri di pavimentazione arriveremo al completamento. Ci sara’ un rinnovamento su tutti i viadotti, con barriere rinforzate, anche a tutela dei motociclisti, quindi il risanamento dei viadotti”. Musumeci insiste: “Ci aspettiamo un impegno maggiore nei finanziamenti, nella progettualita’ e nell’esecuzione dei lavori. La Sicilia ha pagato da troppo tempo per una politica miope, per l’insensibilita’ dei governi centrali e regionali. Questa stagione deve essere considerata chiusa”. E annuncia: “Inizieremo un tour dell’isola dalla provincia di Enna per una verifica dello stato di salute delle arterie stradali in quella realta’, per capire da dove cominciare”. Sono i progetti che riguardano la “salute” di alcune arterie stradali a cui la Regione siciliana ha assegnato priorita’. Ad elencarli con i relativi investimenti, lo stesso presidente della Regione: la strada veloce che va da Licodia Eubea-Libertinia, per un investimento di 120 milioni. Sulla stessa strada il completamento del tratto dalla fine della variante fino a Caltagirone, per 180 milioni; sulla statale 284, occidentale etnea, un progetto di sistemazione del tratto compreso nel secondo lotto, l investimento e’ di 1 milione. Il collegamento Gela-Agrigento-Castelvetrano, i lavori interesseranno il settimo e l’ottavo lotto, il completamento della tangenziale di Gela per 316 milioni. Infine la rotatoria di Bolognetta, per un costo di 315 milioni. “Sono queste alcune delle arterie in stato di criticita’ che sottoponiamo all’attenzione di Anas – ha detto il governatore – punteremo su un’analisi specifica dei territori a cominciare da quello ennese, in pessime condizioni. Le province che meritano altrettanta attenzione sono quelle di Caltanissetta e di Agrigento. Per ripristinare la viabilita’ in Sicilia disponiamo dei fondi del Patto per il Sud, ma non saranno sufficienti, chiederemo al governo centrale uno sforzo ulteriore per centinaia di milioni di euro che entro tre anni devono essere nella nostra disponibilita'”.

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