Salute

Gela: chiesti 38 rinvii a giudizio per RSA Caposoprano

Redazione

Gela: chiesti 38 rinvii a giudizio per RSA Caposoprano

Sab, 21/04/2018 - 08:00

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GELA – La Procura di Gela ha richiesto al Gup il rinvio a giudizio per 32 imputati, tra pubblici ufficiali, amministratori e imprenditori locali, a conclusione di un’inchiesta sulle autorizzazioni di accredito per 100 posti letto emesse dall’assessorato regionale alla sanità in favore della “Rsa Caposoprano”, di proprietà di una società facente capo alla famiglia del direttore generale del comune, dell’epoca, ingegnere Renato Mauro. Sono 41 le ipotesi di reato che vengono formulate dai pm, tra cui l’abuso d’ufficio, concussione, falso ideologico, omissione di atti d’ufficio, istigazione alla corruzione, corruzione, omessa denuncia di reato e truffa. L’inchiesta, avviata nel 2014, ha permesso di fare luce circa presunte irregolarità (con abusi edilizi ed difformità urbanistiche) che sarebbero state commesse nella ristrutturazione dell’immobile (un ex albergo) eseguita per ospitare la Rsa. Una convenzione con l’Asp n. 2 di Caltanissetta autorizzò 58 posti, come residenze sanitarie assistite per anziani, di cui 38 in regime di convenzione alla società SST Srl,  presso la stessa RSA Caposoprano legata a Mauro. Nella “residenza sanitaria assistita” lavorano 50 dipendenti.

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