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Sicilia, fondi UE: procedure per 2,5 miliardi, tra le opere anche il secondo tratto della 640 Caltanissetta-Agrigento

Redazione

Sicilia, fondi UE: procedure per 2,5 miliardi, tra le opere anche il secondo tratto della 640 Caltanissetta-Agrigento

Ven, 16/03/2018 - 17:30

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Ammontano a oltre due miliardi e mezzo di euro le procedure attivate nell’ambito del Po Fesr 2014-2020, con un incremento di circa 670 milioni di euro rispetto allo scorso luglio. Fino a oggi sono stati pubblicati bandi per 1.177.145.477 euro e avviati grandi progetti per 1.024.473.075 euro, ai quali si aggiungono 321.899.656 euro di altre procedure avviate, per un totale di 2.523.518.208 euro di risorse del Po Fesr Sicilia 2014-2010 messe a disposizione del territorio.
I dati sono stati resi noti nel corso della seduta del Comitato di sorveglianza, riunito questa mattina all’Arsenale di Palermo, per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma operativo, che prevede una dotazione complessiva di oltre 4,5 miliardi di euro.
Sono 69 le procedure finora attivate. Per il primo trimestre 2018 e’ previsto l’avvio di ulteriori procedure per 326 milioni di euro, mentre per il secondo trimestre la previsione e’ di altri 175 milioni. Le procedure in corso di definizione, invece, ammontano a 287 milioni. Inoltre, nel corso della seduta, sono state approvate misure correttive per centrare gli obiettivi di spesa a fine anno, con le previsioni di arrivare a una spesa di 820 milioni, con cui si centrerebbero, superandoli, gli obiettivi previsti dai regolamenti comunitari (target “N+3” e “Performance framework”).

Tra i grandi progetti previsti dal Programma operativo, quelli (nazionale e regionale) per il potenziamento della banda ultralarga e la tratta Stesicoro-aeroporto della Circumetnea di Catania, i cui lavori sono in corso. Da inserire, infine, nel Programma operativo, la tratta B del raddoppio ferroviario Palermo-Carini e il secondo tratto della statale 640, Agrigento-Caltanissetta.
All’incontro di oggi hanno preso parte i rappresentanti dell’Agenzia nazionale per la Coesione territoriale, dei ministeri coinvolti e della Commissione europea, i responsabili dei dipartimenti regionali e gli esponenti del partenariato economico e sociale (sindacati, associazioni e organizzazioni di categoria).

Ha aperto i lavori il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che ha sottolineato l’importanza dello sviluppo delle imprese per uscire dalla crisi economica: “Il mio governo e’ alla guida di questa regione da appena 100 giorni – ha detto Musumeci -. Per uscire da questa crisi abbiamo bisogno di un po’ di tempo, serve un po’ di tempo per raddrizzare la rotta di questa barca ed e’ necessario puntare sullo sviluppo delle imprese. Servono due anni per avere i primi risultati concreti. Bisogna battere la rassegnazione per farla diventare speranza. In 3 mesi abbiamo subito provato ad accelerare la spesa produttiva della Regione.
All’Ue chiediamo di guardare alla Sicilia con la clemenza che si deve a chi vuole provare seriamente a voltare pagina”.
Per l’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Girolamo Turano, intervenuto alla seduta, “la Regione dara’ il massimo del suo impegno per adempiere alle richieste da parte della comunita’ europea. Abbiamo il dovere morale – ha aggiunto Turano – di non deludere la fiducia che ci ha concesso la Commissione europea.
Sugli Obiettivi Innovazione e Imprese daremo risposte efficaci nella definizione delle procedure e nell’erogazione dei contributi. Su altri obiettivi segniamo il passo, ma da parte della Regione c’e’ l’interesse di recuperare il gap economico”.

Per la Commissione europea era presente Nicolas Gilbert Morin, nuovo capo unita’ per l’Italia e Malta della Direzione generale Politica regionale: “La Sicilia deve ripartire – ha dichiarato – e noi valuteremo e controlleremo ogni singolo passo che la Regione fara’ da qui ai prossimi mesi. E’ chiaro che avremo comprensione per la Sicilia, ma bisogna segnare un cambio di passo. I target di spesa sembrano a oggi lontani, la Commissione condivide gli obiettivi della rimodulazione proposta e auspica di continuare il monitoraggio rafforzato per vedere se gli impegni presi vengono rispettati. Pieno sostegno alla Regione Sicilia nel rispetto della legalita'”.

“I dati raccontano un avanzamento delle procedure – riassumono dall’Autorita’ di coordinamento dell’Autorita’ di gestione del Programma -. A luglio sara’ fatto un altro controllo di monitoraggio per non arrivare con eventuali sorprese alla scadenza del 31 dicembre 2018. E’ confortante che i nuovi dirigenti generali a capo dei centri di responsabilita’ del Po Fesr 2014-2020 abbiano pressoche’ tutti confermato le previsioni di spesa dei dipartimenti regionali. Siamo certi che se le misure correttive per accelerare sono condivise da tutti, si potranno superare tutti i target di fine anno”.

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