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Post-elezioni, Daniela Cardinale mette i puntini sulle i: “Volevano togliere me… per mettere i loro, dirigenti locali da cambiare”

Redazione

Post-elezioni, Daniela Cardinale mette i puntini sulle i: “Volevano togliere me… per mettere i loro, dirigenti locali da cambiare”

Dom, 11/03/2018 - 12:26

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CALTANISSETTA – Chiusa la tornata elettorale ancora soffia impetuoso il vento di tempesta in casa PD. Non si sono placati gli animi della vibrante battaglia tra il PD nisseno e Daniela Cardinale la cui candidatura è stata osteggiata “violentemente”. Le urne hanno sancito il terzo mandato della deputata: risultato chiaro che ha spazzato via le contestazioni. Daniela Cardinale ha voluto chiarire, con un’intervista rilasciata al Fatto Nisseno, alcuni aspetti di questa intricata vicenda, sottolineando la necessità di cambiare “dirigenti locali…ormai scaduti”

Prova elettorale dura per il PD! Molto, nel mio collegio ancor di più per le difficoltà incontrate all’interno del mio Partito prima e durante la campagna elettorale”.

Si riferisce alle contestazioni dei circoli del PD alla sua candidatura?Non ho mai messo in discussione il diritto di critica che considero il sale della democrazia, a condizione però che la critica sia accompagnata da proposte serie e credibili. Mi riferisco al dannoso clamore provocato dalla inaudita violenza di quegli attacchi, alla mancanza di iniziative nel territorio e al totale disimpegno di autorevoli rappresentanti del partito dalla competizione elettorale”.

Lei pensa che tutto sia stato organizzato per danneggiarla?Sin dall’inizio è apparso chiaro che la regia era nelle mani di personaggi che ripetevano un gioco vecchio e logoro, quello del ” levatici tu che mi ci metto io.” Quando ho accettato la loro sfida e chiesto di conoscere il candidato a me alternativo, costoro non sono stati capaci di mettersi d’accordo su un nome”.

Anche ora le polemiche continuano , alcuni circoli la considerano ” inadeguata” al suo ruolo. “Non la pensa così il mio capogruppo che mi ha riproposto con una nota veramente lusinghiera; non la pensano così i tanti elettori che mi hanno votato; non la pensano così i sindaci e amministratori locali che mi hanno sostenuto in ragione del proficuo rapporto di collaborazione intrattenuto in questi anni!”.

Ora come pensa di risolvere il contrasto, Qual  è la sua proposta per il futuro? “Le elezioni hanno espresso un giudizio negativo e impietoso nei confronti del PD e bisogna prenderne atto!  È esploso un malessere profondo che è stato canalizzato da coloro che ci hanno duramente criticato. Recuperare si può ma non è facile, occorrono gesti e fatti molto forti, intelligenti e generosi”.

Quali?Bisogna scuotere l’opinione pubblica, dare prova che il messaggio è arrivato e la lezione è stata capita.vadano a casa coloro che hanno sclerotizzato il Partito, che hanno impedito alle nuove energie di partecipare e di esprimersi, mettiamo in soffitta tutti i vecchi arnesi della politica, spalanchiamo le porte e facciamo entrare aria nuova e fresca. Abbiamo bisogno di recuperare le tante intelligenze che sono state compresse da formule e riti obsoleti!”.

  • Intende dire che i dirigenti del suo Partito debbono lasciare?Non ho conti personali da regolare e non ho mai coltivato odio e rancore verso i miei avversari politici. Parto da un fatto: tutti gli organismi dirigenti del PD sono scaduti da tempo. Occorre rieleggerli al più presto! Mi chiedo : possiamo farlo con un vecchio tesseramento sapientemente costruito da quel gruppo dirigente che gli elettori ha severamente punito?”.

La sua proposta?Sta in quello che ho già detto! Congressi liberi, aperti a tutti coloro che vogliono iscriversi al PD, impegno di tutti, il mio per primo, a sollecitare la più alta partecipazione possibile con un documento di principi e di valori che richiami alla militanza attiva l’area riformista e progressista della nostra terra che rischia di rimanere senza un punto di riferimento politico. Rifiuto, infatti, l’idea che Salvini e Di Maio possano rappresentare la storia e le culture del popolarismo , del socialismo e del pensiero laico risorgimentale”.

Per concludere quale ruolo si assegnerà in questa difficile impresa?Sono al mio terzo mandato parlamentare e nonostante la mia età ho la piena consapevolezza di dovere stare dalla parte di chi promuove il rinnovamento. Lavorerò con convinzione e con grande impegno per far crescere una nuova e capace classe dirigente che possa incanalare il consenso più ampio possibile e riportare il PD ai fasti del passato. Mi auguro che lo facciano anche tutti gli altri, abbiamo dinanzi a noi prove e scadenze molto impegnative”.

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