MUSSOMELI –  Una doppia soddisfazione per il pittore di origine mussomelese Francesco Amico (fratello di Pier, cantante), con studio romano ubicato in via Dei Coronari, non lontano da Piazza Navona. Dopo avere donato una propria opera al Presidente della Repubblica, Sergio Matterella, in occasione della prossima Festa della Repubblica, quadro che è già stato preso in carico dal Quirinale e inserito nel proprio patrimonio, l’artista ha avuto il piacere di ricevere nel proprio studio il prof. avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, barone e presidente della fondazione “Terzo Pilastro–Italia e Mediterraneo”. Tale fondazione opera anche nel campo dell’Arte e Cultura, svolgendo la funzione di trait d’union tra le culture che si affacciano sul Mar Mediterraneo, con l’intento di dare sempre maggiore attenzione alle zone del Sud Italia e del Maghreb.

“E’ stato un piacere e un onore ricevere la vista del barone Emanuele –dice Francesco Amico- stante il suo impegno nel nostro Mediterraneo che potrebbe presto portarmi con una mia personale a Palermo, città della cultura 2018”.

Appena pochi mesi addietro il pittore ebbe anche il piacere di mostrare i suoi quadri a un’altra ospite d’eccezione, ovvero Romina Power, che si complimentò per la sua produzione e posò con l’artista per una foto ricordo.

Francesco Amico lasciò la natia Mussomeli circa mezzo secolo fa, ma nel suo intimo continua a conservare i ricordi dei paesaggi infantili, quando ragazzino si avventurava tra i vicoli e le piazze del centro storico insieme ai compagni di giochi. Ricordi cristallizzati nell’anima.

Trapiantato a Roma dal lontano 1970, lavorò a lungo alla Camera dei deputati e prese casa a Trastevere, trasfondendo al contempo sulle tele scorci della città eterna e bucolici paesaggi siciliani. Risale a pochi addietro la sua ultima personale dal titolo “La poesia della metafisica”, inaugurata presso la Sala Mostra e Convegni della casa editrice Gangemi a Roma. In quell’occasione diede anche alle stampe un elegante catalogo cartonato e di grande formato (25×35).

“Francesco Amico –scrisse nella sua presentazione il prof Emanuele- è uno di quei personaggi di cui la Sicilia, a buon titolo, può essere orgogliosa, e fa parte di quella schiera di uomini i quali risalendo il continente, hanno maturato un attaccamento profondo alla propria terra, che si sono portati nel cuore durante i lunghi anni di vita romana”.  (R.M.)