Salute

Mussomeli, Randagi e protesta sul web

Carmelo Barba

Mussomeli, Randagi e protesta sul web

Gio, 15/03/2018 - 11:41

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MUSSOMELI -(foto archivio) Corre sul web la protesta contro la sgradita presenza di cani randagi in citta. A dargli voce, stavolta, è Alfonso Caruso, infermiere a Desenzano sul Garda  che ieri ha postato un video dove si vedono due cani in strada.   “Al sindaco Giuseppe Catania: sono a Mussomeli da due giorni e per le vie del paese sono presenti diversi cani randagi. Vogliamo rassicurare i cittadini di Mussomeli?” Così ha scritto Alfonso Caruso a corredo del video girato in via S.G. Frangiamore provocando immediate reazioni di chi, come Sebastiano Luvaro non lesina critiche all’amministrazione in carica, sostenendo che invece di affidare la cattura dei randagi a una ditta di Crotone, bastava dare l’incarica a Elio Ferreri, gestore del canile locale.  Ma anche di chi, come Calogero Maria Laura Antinoro, invita a smetterla con le critiche sostenendo che quella in carica è la migliore amministrazione in assoluto.   Poche settimane addietro abbiamo dato notizie di un numeroso branco di randagi avvistato e fotografato finanche nei viali del cimitero. E ai tanti che preoccupati lamentano la continua presenza di randagi, il sindaco Giuseppe Catania ha risposto annunciando l’avvio del piano straordinario di lotta al randagismo  con la cattura e sterilizzazione dei randagi presso la struttura ambulatoriale di proprietà comunale.   Lotta contro il randagismo  a seguito del protocollo di intesa stipulato con l’ASP di Caltanissetta. Il piano straordinario di lotta contro il randagismo tiene conto di quattro direttrici fondamentali: 1. Piano straordinario di cattura e sterilizzazione mediante utilizzo dell’ambulatorio; 2. Affidamento presso il canile rifugio di Misterdog degli 82 cani randagi provenienti dal comune di Mussomeli; 3) controllo del territorio e verifica della micro-chippatura degli animali anche attraverso l’utilizzo di foto trappole a raggi infrarossi; 4) Promozione adozione dei cani randagi, attraverso l’incentivo di € 500 all’anno riconosciute dal Comune alle famiglie per ogni cane preso in affidamento.(R.M.)

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