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Mussomeli, Consigliere incompatibile per causa contro Comune

Carmelo Barba

Mussomeli, Consigliere incompatibile per causa contro Comune

Ven, 23/02/2018 - 09:00

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MUSSOMELI – “Ma se in tutti questi anni incompatibile non sono stato, lo sono diventato soltanto adesso che la causa contro il Comune s’è conclusa con la sua condanna?”  Così ieri il consigliere di maggioranza, Enzo Guadagnino, che ha aderito nei mesi scorsi a “Noi con Salvini” e la cui eventuale compatibilità, come conferma il presidente Gero Valenza, sarà portata in discussione in Consiglio nell’aula “Francesca Sorce” col prossimo ordine del giorno. Il presidente Valenza ha infatti ricevuto lettera formale da parte del segretario comunale, Salvatore Gaetani Liseo, in forza al Comune dal 30 dicembre 2013. Le date sono importanti per inquadrare meglio la denuncia presentata dal consigliere Guadagnino contro il Comune per i danni subiti dal figlio minorenne a seguito di incidente col ciclomotore.

“All’epoca, era novembre del 2010 –diceva ieri Guadagnino- mio figlio 15enne, percorrendo la via Santa Maria Annunziata a bordo del suo fiammante ciclomotore, a causa di una buca non segnalata né protetta, finì a terra e nonostante portasse il casco subì un trauma facciale con rottura di denti, fu ricoverato in ospedale dove rimase tre giorni, fu sottoposto a Tac e quando venne dimesso ebbe una prognosi di 15 giorni. Con mia moglie avviammo dunque la causa contro il Comune chiedendo il risarcimento dei danni, ma nessuno mi contestò l’eventuale incompatibilità, anche perché stato agendo come genitore”.

Guadagnino insomma, insieme alla moglie, cita il Comune in persona del sindaco pro-tempore dell’epoca, Salvatore Calà, a comparire davanti al Giudice di pace di Mussomeli, per il risarcimento dei danni patiti dal loro ragazzo. Il 24 febbraio 2014 però, con proprio dispositivo di sentenza, il Giudice di pace di Mussomeli dichiara la propria incompetenza per valore, essendo competente per la causa in questione il Tribunale di Caltanissetta. E così 19 maggio 2014, la coppia notifica un nuovo atto al Comune reiterando la propria richiesta di risarcimento danni, per comparire davanti al tribunale di Caltanissetta. Anche in quel caso il Comune decide di resistere in giudizio. Nel frattempo, e arriviamo a settembre del 2016, il consigliere rinunciò, per la sua parte e con lettera scritta, al proprio risarcimento.

“Quella lettera –aggiunge Guadagnino- la consegnai al mio legale Piero Sorce che la depositò in Tribunale. E per conoscenza ne diedi copia anche al sindaco e al segretario. Se incompatibilità c’era, quindi, già all’allora doveva essermi contestata, ma così non è stato. La causa nel frattempo è andata avanti e s’è conclusa con la condanna del Comune che, tra una cosa e l’altra, dovrà risarcire circa 10.000 euro. E all’improvviso mi si contesta la compatibilità. Francamente, questa storia mi lascia perplesso”.

Guadagnino infatti, primo dei non eletti, divenne di nuovo consigliere nel 2015 a seguito di dimissioni di Seby Lo Conte che preferì fare soltanto l’assessore.

Nel merito il sindaco Catania ieri diceva: “I dubbi di Guadagnino sono più che legittimi. Detto questo comunque, visto che il dispositivo di sentenza prevede un risarcimento che riguarda altri suoi familiari e un risarcimento molto ridotto che riguarda lo stesso Guadagnino, per dirimere la questione, il consigliere ha reiterato al Comune la propria formale rinuncia scritta, cosa che aveva già fatto al Tribunale tramite il suo legale.  Il Consiglio sarà quindi chiamato a pronunciarsi su tale questione, prendendo atto della rinuncia di Guadagnino Anche perché l’incompatibilità scatta nel momento in cui si percepisce il risarcimento al quale, come già detto, Guadagnino ha rinunciato da tempo. Come Comune, infine, siamo orientati a non appellarci alla sentenza perché i margini di vittoria sono molto dubbi”.(di ROBERTO MISTRETTA)

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