Riceviamo e pubblichiamo:
“Con riferimento all’articolo, da Voi pubblicato in data 05-feb-2018, avente per titolo “Mussomeli, INPS visita anticipata, raccomandata non ricevuta …….”, l’INPS di Caltanissetta intende precisare che:
L’invito a visita medica di revisione è stato spedito dall’Istituto il 10.12.2017. In data 31.01.2018, Poste Italiane restituisce l’invito per “compiuta giacenza”.
Il sig. Fabrizio Farinella, in data 01.02.2018, presentatosi all’Ufficio “Informazioni sanitarie” ha avuto tutti i chiarimenti del caso e Gli è stato consigliato di presentare immediatamente nuova domanda.
Pertanto, l’INPS ritiene di essere estraneo alla vicenda e presterà, ovviamente, tutta l’assistenza del caso alla famiglia Farinella.
Probabilmente un maggiore approfondimento della vicenda avrebbe consentito di delineare esattamente i contorni dei fatti.
——-
Il sig. Farinella ha, di nuovo, in data 21-feb-2018, richiesto il Vostro intervento, con un articolo “INPS e visita ex novo disposta per il 18 aprile”.
A tale proposito l’INPS di Caltanissetta precisa che la situazione della famiglia Farinella è comune a centinaia di famiglie del Nisseno.
L’INPS ha l’obbligo di sottoporre a visita medico legale, entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda, i soggetti che sono affetti da patologia oncologica (art. 3 bis della Legge 80/2006).
Al sig. Farinella è stato, tra l’altro, comunicato che, la visita di revisione a cui doveva essere sottoposto Michael, viene gestita direttamente dal Centro Medico Legale Nazionale e, quindi, l’INPS Provinciale non è in grado di inviare l’SMS di avviso.
Il sig. Farinella ha presentato nuova domanda il 13.02.2018 e, la prima data utile per la visita medica, è stata individuata nel 18 aprile p.v.
L’INPS utilizza, per tutto il territorio nazionale, l’invio della raccomandata con ricevuta di ritorno che, fino a prova contraria, viene consegnata da POSTE ITALIANE e, stante a quello che comunica l’ufficio postale di Mussomeli, l’avviso è stato regolarmente consegnato e la raccomandata mai ritirata. (Marina Tulumello)”