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Caltanissetta, l’associazione “Migranti solidali” ha celebrato la memoria di Maqbool Butt eroe del Kashmir

Redazione

Caltanissetta, l’associazione “Migranti solidali” ha celebrato la memoria di Maqbool Butt eroe del Kashmir

Sab, 17/02/2018 - 10:00

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CALTANISSETTA – Si è svolta l’11 febbraio la quinta edizione dell’incontro dedicato alla memoria dell’eroe del Kashmir Maqbool Butt intitolato “Kashmir, il vulcano silente” presso la “Casa delle Culture e del Volantariato” di Caltanissetta.
L’associazione di Promozione Sociale “Migranti Solidali” di Caltanissetta, ha organizzato per il quinto anno consecutivo l’appuntamento dedicato alla memoria di Maqbool Butt, eroe e simbolo del Kashmir, ucciso 34 anni fa dalle autorità indiane poiché lottava per l’indipendenza del proprio Paese conteso tra India, Pakistan e Cina.
Come tutti gli anni, il dibattito è stato moderato dal presidente di “Migranti solidali” Toseef Ahmed Khan, il quale ha tradotto ai non italofoni i contenuti espressi dai relatori, i quali hanno voluto sottolineare l’importanza del ricordo e della sensibilizzazione verso una questione che purtroppo risulta ignorata dalla comunità internazionale.
Quest’anno l’evento è iniziato con le note di un inno patriottico kashmiri cantato dalla giovanissima Zufishan Mumtaz. Il canto di Zufishan raccontava l’esigenza di rompere le catene della schiavitù, la speranza che la popolazione porta nel cuore di un’indipendenza possibile.

L’associazione di Promozione Sociale “Migranti Solidali” di Caltanissetta ringrazia gli intervenuti per il loro fondamentale contributo: l’assessore alle politiche sociali e giovanili Carlo Campione ha voluto sottolineare l’importanza del sostegno reciproco tra la comunità locale e i migranti presenti sul territorio promuovendo il Protocollo d’Intesa che il Comune di Caltanissetta ha sottoscritto con la Prefettura al fine di favorire le attività di volontariato dei migranti. Il professore Alberto Maira, Presidente dell’istituto Testasecca, ha affrontato il tema della libertà di religione, troppo spesso negata. Per rappresentare il Centro d’accoglienza straordinaria “Madre Speranza” sono intervenuti il Presidente, Padre Alessandro Giambra e Direttore, dott. Vizzini i quali da tantissimi anni sono impegnati nel sostegno dei richiedenti asilo ospiti della loro comunità ma anche all’esterno della stessa. Lo storico Salvatore Falzone ha descritto l’importanza strategica del Kashmir e le motivazioni storiche ed economiche per cui il Paese è conteso tra Pakistan, India e Cina. L’intervento della dott.ssa Castiglione era intitolato “lo stereotipo che uccide” ed ha raccontato degli atti di violenza indiscriminata di cui sono stati vittima i siciliani in America, augurando al popolo kashmiri di ottenere la propria indipendenza nel più breve tempo possibile. La parola è passata poi al padrone di casa, il dott, Filippo Maritato il quale ha manifestato tutta la sua gratitudine ai ragazzi non italiani che collaborano con le attività della “Casa delle Culture e del Volontariato”.
La platea ha ascoltato le testimonianze di Kehkshan Mumtaz e Qamroosh Mumtaz, figlie di un rifugiato politico del Kashmir, Wasim Shah e Raja Majid, richiedenti asilo politico.
A concludere i lavori è’ stato il dott. Di Noto, il quale ha dimostrato massimo sostegno alla lotta per l’indipendenza, promettendo ai kashmiri in sala che porterà avanti la questione del Kashmir, sperando anche nell’intervento della comunità internazionale.
La serata è terminata con la consueta degustazione di piatti tipici asiatici, preparati da alcuni ospiti del centro di accoglienza straordinario “Madre Speranza”, che si ringrazia per la collaborazione.

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