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Caltanissetta, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby riunisce tantissimi nisseni alla biblioteca Scarabelli

Redazione

Caltanissetta, la scrittrice Simonetta Agnello Hornby riunisce tantissimi nisseni alla biblioteca Scarabelli

Mer, 14/02/2018 - 09:22

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CALTANISSETTA – Raggiante la biblioteca Scarabelli di Caltanissetta, il 13 Febbraio 2018, colma di persone raccolte nella sala Dante per ascoltare le parole della scrittrice Simonetta Agnello Hornby, autrice del libro presentato dal titolo “Nessuno può volare” edito da “la Feltrinelli”.

Grande affluenza di lettori nisseni nel pomeriggio di martedì 13 febbraio, per l’incontro organizzato dall’associazione “Sicilia dunque penso”, per udire le riflessioni concise della scrittrice londinese di origini siciliane, presentata dal sindaco Giovanni Ruvolo e da Cettina Siragusa.

L’autrice, utilizzando fiera anche frasi dialettali, ha intervallato osservazioni sulla vita a riflessioni sul romanzo.

“Nessuno può volare”, come afferma la stessa Horby, nasce per dare supporto e forza alle madri con figli disabili e invita a ricercare e godere della bellezza nell’esistenza.

La trama riflette la vita di George, figlio di S. A. Hornby affetto da sclerosi multipla. Diviene centrale il percorso della famiglia dopo l’arrivo della malattia e il rapporto con la disabilità. Inoltre, S. A. Hornby espone quanto per lei e la sua famiglia sia importante il ritratto della zia Giuliana “zoppa”, noto per il piede caprino dipinto in evidenza. La Hornby si era sempre chiesta per quale motivo fosse messo così in rilievo ma, in realtà, il quadro era particolarmente bello proprio per quella caratteristica. Il valore affettivo era immenso per la famiglia della scrittrice e da questo aneddoto pone un invito ad accettarsi e a “glorificare le differenze”.

L’autrice dona luce ai valori familiari, al ruolo della madre, al senso della disabilità, alle parole usate per descriverla, alle difficoltà quotidiane, afferma che non esiste felicità totale e infelicità totale. Ed è con estrema umiltà e con la semplicità del suo linguaggio che descrive il nostro secolo come il più bello per i disabili e la Sicilia come la sua casa.

  1. A. Hornby trasmette la gioia di vivere, di fare, di lottare, di sorridere negli attimi più comuni dell’esistenza.

Fra emozioni, spunti di riflessioni e sorrisi si sono intrecciati i minuti di un’ora, scivolando rapidi.

La platea non ha sentito le difficoltà di un numero così elevato di partecipanti e ha continuato a dimostrare stima e calore alla scrittrice, la quale descrive il suo come un lavoro che prende vicende personali e li amplia rendendole luogo in cui tutti possono ritrovarsi.

L’immensa affluenza e il silenzio attento in questo pomeriggio in prosa è l’espressione di una città bramante di eventi culturali significativi in cui nutrire la psiche e respirare arte e relazioni. (Articolo di Federica Falzone)

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