Salute

Inps e visita ex novo disposta per il 18 aprile

Carmelo Barba

Inps e visita ex novo disposta per il 18 aprile

Mer, 21/02/2018 - 07:10

Condividi su:

MUSSOMELI – E’ stata fissata al prossimo 18 aprile, dall’Inps, la visita ex novo al giovane Michael Farinella che, pur avendo i requisiti per godere dell’indennità di frequenza scolastica, certo non per sua responsabilità, s’è visto chiudere la pratica.  E invero bisognerebbe fare dei corsi specifici per preparare i comuni cittadini ad affrontare i meccanismi della burocrazia che, al pari di nodi gordiani, sempre più spesso li stritolano. E non potendo il comune cittadino agire come Alessandro Magno, che quel nodo lo tagliò di netto con la spada,  deve rassegnarsi: o subire o protestare. “La Sicilia” ha già raccontato nelle scorse settimane questa storia con le parole di Fabrizio Farinella, il padre di Michael, che ieri ci ha detto: “Dopo tutto quello che è successo, abbiamo dovuto ripresentare la documentazione ex novo. Lunedì 13 febbraio abbiamo inviato il tutto e sabato pomeriggio, tramite sms sul mio telefonino, l’Inps mi ha comunicato la nuova data per la visita a mio figlio: il 18 aprile prossimo. Io capisco che ci sono dei tempi di attesa, ma di fatto, fino a quella data mio figlio si ritrova con l’indennità sospesa e noi abbiamo molte spese da affrontare, anche perché le diverse visite medico-specialistiche alle quali deve sottoporsi per i suoi problemi, sono a pagamento. Sottoponendolo quindi l’Inps a visita il 18 aprile, perderemo due se non tre mesi di indennità.  Ecco perché chiedo con il dovuto rispetto a chi si occupa di questa pratica, di anticipare ai primi di marzo la visita. Anche perché se mi avessero inviato per tempo, come hanno fatto sabato, un sms circa la variazione della data di visita decisa dall’Inps non ci troveremmo in questo inghippo”.  Cos’era successo dunque? Era successo che l’Inps aveva anticipato di 15 giorni, ovvero al 18 gennaio, la visita di revisione che già da quattro anni era stata programmata al primo febbraio 2018 (Michael usufruiva da tempo di tale indennità).  Un anticipo più che legittimo, ci mancherebbe, per il quale l’Inps inviò formale comunicazione scritta, tramite lettera raccomandata, alla famiglia Farinella/Piazza, il 12 dicembre 2017, quindi con largo anticipo. E il postino provò pure a consegnarla il 15 dicembre, ma la famigliola (padre, madre e due figli, entrambi titolari di indennità scolastica), si trovava fuori sede e al suo rientro, non trovò alcun avviso, ha sempre sostenuto. E così, il primo febbraio scorso, i familiari si presentarono con Michael nella sede dell’Inps a Caltanissetta, ma lì vennero informati che la visita era stata anticipata e non essendosi loro presentati in quella data, la pratica aveva seguito il suo iter.    Tradotto: pratica chiusa, indennità sospesa.   La malcapitata famiglia ha quindi affidato il suo disappunto alle pagine del nostro giornale, ma se nulla o quasi si può contro i meccanismi della burocrazia che deve rimettere in moto una pratica ex novo, molto può fare la buona volontà. Da qui l’accorato appello di Farinella ad anticipare i tempi della visita.    “Noi viviamo con meno di 700 euro al mese derivanti dal mio lavoro al Comune. Grazie    all’indennità di frequenza dei nostri figli,  289 euro al mese ciascuno, (per 9 mesi all’anno), siamo comunque sempre riusciti a fare quadrare i conti, ma adesso, e certo non per colpa nostra, ci ritroviamo in cattive acque. E chiedo a tutti di mettersi la mano sulla coscienza, perché non possiamo pagare noi per colpe altrui”. (ROBERTO MISTRETTA)

 

 

Pubblicità Elettorale