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Serradifalco. I consiglieri del M5S intendono sfiduciare il sindaco ed inviano lettera e mozione agli altri consiglieri per firmarla.

Redazione 1

Serradifalco. I consiglieri del M5S intendono sfiduciare il sindaco ed inviano lettera e mozione agli altri consiglieri per firmarla.

Lun, 22/01/2018 - 17:26

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SERRADIFALCO. I 5 consiglieri del M5S hanno proposto una mozione di sfiducia nei riguardi del sindaco Leonardo Burgio (nella foto). I promotori hanno spiegato che, essendo necessari 6 consiglieri firmatari per presentare la mozione, la stessa è stata inviata, accompagnata da una lettera, a tutti gli altri dieci consiglieri che compongono la massima assise civica affinchè, se ritengono di farlo, la firmi. Per sfiduciare il sindaco occorrono 12 consiglieri su 15. Nella lettera è stato evidenziato: <In relazione alla grave crisi finanziaria in cui versa il nostro ente comunale il Consiglio ha il dovere di rispondere alla collettività con un dibattito in sede consiliare con il quale dipanare la complessa matassa della crisi politico – economica del nostro Comune e mettere l’amministrazione comunale di fronte alle proprie responsabilità; la mozione di sfiducia al sindaco è l’occasione per realizzare tale dibattito e decidere le sorti dell’attuale Giunta e del futuro della nostra comunità; nel caso la Giunta presenti il consuntivo 2016 e il preventivo 2017/2019, ci troveremmo in una condizione paradossale; se costretti a bocciarli il consiglio verrebbe sciolto e commissariato lasciando priva la nostra comunità dell’unica istituzione che democraticamente la rappresenta; se invece dovesse essere approvato, ci renderemmo complici di una situazione destinata ad avere ripercussioni sull’intera collettività>. Nella mozione di sfiducia, invece, è stato evidenziato: <Il sindaco ha provveduto ad avvicendare sino ad oggi tre assessori al bilancio senza raggiungere alcun risultato, con la conseguenza che, alla data odierna, non risulta approvato il bilancio preventivo 2017/2019, mentre il rendiconto 2016 è stato approvato solo in Giunta riportando solo parte dell’effettiva situazione debitoria che appare di grave disastro dopo le risultanze dell’ultima delibera di Giunta (con un disavanzo di 2.433.203 euro) a cui vanno a sommarsi il saldo negativo dell’anticipazione di tesoreria e tutte le liquidazioni poste in essere; il sindaco ha annunciato di voler avviare la procedura di riequilibrio finanziario, azione che avrebbe potuto attivare già da tempo, dato che nell’ottobre 2016 aveva annunciato la grave situazione dei conti comunali; perciò, tenuto conto dell’intempestività del procedimento, non da garanzia in ordine all’esito positivo dello stesso rischiando di far dichiarare dissesto dagli organi competenti>. I consiglieri di minoranza hanno infine rilevato che tutte queste problematiche <Determinano una grave responsabilità di ordine politico amministrativo e forse anche contabile a carico del sindaco, della Giunta e del consiglio ove continui a farsene partecipe silenziosamente, con ripercussioni sull’intera comunità alla quale sarà caricato il fardello dell’eventuale dissesto che, a questo punto, non può essere addebitato a gestioni precedenti tenendo conto del lasso di tempo già trascorso dall’inizio della consiliatura>. Il sindaco Leonardo Burgio ha risposto dicendo che rimette nelle mani della democrazia qualsiasi tipo di decisione e negli enti preposti al controllo la certezza che lo stesso gruppo sarà smentito. <La differenza tra me e loro è che, da una parte c’è la politica dei fatti che si possono toccare con mano e dall’altra quella delle parole che, se vere, sicuramente vedranno i grillini al governo del paese tra due anni e mezzo; la democrazia è bella perché uno vale uno; presentino la mozione di sfiducia e la votino; se non arrivano ai numeri con il loro gruppo, possono sempre allargare alleanza con chi la pensa come loro, se lo trovano>.

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