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Saldi, in Sicilia al via dal 6 gennaio. Codacons: “Si va verso flop, budget 168 euro a famiglia. Consigli per evitare fregature”

Redazione

Saldi, in Sicilia al via dal 6 gennaio. Codacons: “Si va verso flop, budget 168 euro a famiglia. Consigli per evitare fregature”

Mar, 02/01/2018 - 10:18

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Ennesimo flop per i saldi invernali. Lo prevede il Codacons, che sta monitorando la propensione degli italiani alla spesa durante i prossimi sconti di fine stagione, in partenza in tutto il paese il prossimo 5 gennaio. Ancora una volta le vendite durante i saldi faranno registrare una contrazione, spiega l’associazione, con un budget medio nazionale che scendera’ a 168 euro a famiglia. Le famiglie infatti non prevedono di effettuare grandi acquisti durante gli sconti ne’ dedicheranno significativi budget di spesa ai saldi, al punto che solo il 40% degli italiani conta di approfittare delle vendite di fine stagione per fare qualche acquisto nei negozi.

Tra oggi e sabato scattano in tutta Italia i saldi invernali, appuntamento particolarmente atteso dai consumatori, ma anche dalle imprese, che sperano di rifarsi dopo l’ennesimo anno difficile. Apre la Basilicata, segue la Valle d’Aosta e poi venerdì gran parte delle regioni avviano le vendite scontate. Il turno della Sicilia, ultima a partire, sarà sabato, giorno dell’Epifania. Quasi un consumatore su due è già pronto a partecipare ai saldi, che quest’anno partono da subito con riduzioni dei prezzi più alte della media.

“Il flop dei saldi e’ da attribuire a diversi fattori – spiega il presidente Carlo Rienzi – far partire gli sconti a ridosso delle festivita’ natalizie e di Capodanno e’ una scelta suicida, perche’ i portafogli degli italiani risultano gia’ svuotati dalle spese per regali, pranzi e cenoni; quest’anno poi ad influire e’ anche l’effetto ‘Black Friday’ che, grazie ai suoi 4 giorni di sconti speciali nei negozi, ha portato molti consumatori ad anticipare acquisti che avrebbero magari fatto durante i saldi. Infine a decretare la morte delle vendite di fine stagione troviamo il commercio online il quale, grazie a promozioni valide tutto l’anno, attira un numero sempre crescente di cittadini”.

Il budget medio nazionale dedicato ai saldi invernali scendera’ quindi a una media di 168 euro a famiglia, con una contrazione del 4% rispetto agli sconti di fine stagione del 2017. Infine, come ogni anno il Codacons diffonde il decalogo con i 10 consigli d’oro per evitare fregature durante i saldi e fare acquisti in tutta sicurezza:

1) Conservare sempre lo scontrino: non e’ vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante e’ obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non e’ possibile, ad esempio perche’ il prodotto e’ finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Si hanno due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Stare alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei piu’ svariati articoli. E’ improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3) Girare. Nei giorni che precedono i saldi andare nei negozi a cercare quello che interessa, segnandone il prezzo; si puo’ cosi’ verificare l’effettivita’ dello sconto praticato ed andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Consigli per gli acquisti. Cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: cosi’ si e’ meno influenzabili dal negoziante e si corre meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non si aveva alcun bisogno. Valutare la bonta’ dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di piu’ delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualita’. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio cosi’ da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non puo’ avere, infatti, ricarichi cosi’ alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce gia’ il prezzo o la qualita’ in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’e’ l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalita’ del negoziante. Il consiglio e’ di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante e’ obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani