Salute

Mussomeli, l’intervista-video al sindaco sul randagismo. Lunedì protocollo d’intesa con l’ASP di Caltanissetta

Carmelo Barba

Mussomeli, l’intervista-video al sindaco sul randagismo. Lunedì protocollo d’intesa con l’ASP di Caltanissetta

Sab, 06/01/2018 - 07:50

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MUSSOMELI –  Il problema randagismo a Mussomeli, dall’altro ieri,  sembra essere riaffiorato. Di tale argomento si è parlato  direttamente col sindaco Giuseppe Catania in un’intervista video. Così Giuseppe Catania: “ Faccio una brevissima premessa,  per informare i cittadini quello che è stato il percorso seguito finora e qual è il piano di lavoro che abbiamo messo in campo. Innanzitutto, abbiamo messo in campo, come tutti sapranno, una nuova gara che ci ha consentito in un anno di avere un risparmio notevole, perché le proiezioni che abbiamo fatto ci dicevano che il 2017, se avessimo continuato con la vecchia gestione, avremmo sostenuto un costo complessivo di circa 140.000 euro, solo per la custodia dei cani, senza altre attività. Quest’anno, invece, abbiamo avuto per la custodia dei cani circa 70.000 euro, quindi, un risparmio notevole. Questo risparmio ci ha consentito di mettere in campo altre attività; una di queste attività  che stiamo mettendo in campo e che da quattro mesi stiamo concordando con l’ASP di Caltanissetta – Reparto veterinaria –  è l’attività ed un piano straordinario di sterilizzazione a Mussomeli. Credo che sia, se non la prima, una delle pochissime volte che viene messo in campo un piano straordinario sul randagismo, sulla sterilizzazione dei cani randagi e, finalmente, dopo quattro mesi di interlocuzioni incessanti con l’ASP, siamo felici di annunciare che lunedì prossimo avremo da parte dell’ASP la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa;  protocollo d’intesa che ci consentirà, immediatamente, di avviare il piano di cattura dei cani randagi, presenti ancora in giro a Mussomeli;  stiamo parlando di 10, 12 cani randagi presenti nel nostro territorio, quindi la cattura di questi cani randagi, e l’osservazione di questi cani randagi, la loro sterilizzazione, e dall’osservazione potremo capire se questi cani randagi hanno livelli di aggressività tale da necessitare il loro ricovero presso una struttura sanitaria, quindi un canile, oppure la reimmissione nel territorio. Questo lo dico- ha detto ancora Giuseppe Catania,  a beneficio di chi magari non conosce a fondo la norma perché la normativa nazionale e la normativa regionale sui cani randagi prevede che il ricovero presso il canile sia l’ultima “ratio”, cioè sia l’ultimo percorso da fare perché la normativa prevede che il cane deve essere, prioritariamente,  reimmesso nel territorio e, solo se un cane  presenta un livello di aggressività superiore alla media deve essere avviato alla custodia presso un canile, oppure, nei casi più estremi, e per fortuna di questi casi noi non ce ne abbiamo, deve essere abbattuto. Fortunatamente, ha continuato il primo cittadino,  non abbiamo casi di aggressività tale che necessitano l’abbattimento degli animali, preferiamo molto più la reimmissione sul territorio, oppure, laddove necessario, la loro custodia presso i canili. Quindi, lunedì, non appena riceverò il protocollo d’intesa da parte dell’ASP di Caltanissetta saremo immediatamente pronti a fare il piano di cattura di questi cani randagi e fare la sterilizzazione degli stessi cani presso l’ambulatorio sanitario regolarmente  autorizzato da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute. Questo è il percorso che stiamo facendo; in più, posso anche anticipare che stiamo lavorando anche ad una modifica del regolamento comunale sull’incentivazione  per l’adozione dei cani, perché l’obiettivo che ci poniamo come amministrazione è quello di favorire l’adozione, cioè restituire il cane randagio, che è stato catturato,  ad un ambiente più familiare, cioè fallo adottare da una famiglia, e per fare questo, come i cittadini sapranno, già diversi mesi fa il consiglio comunale ha approvato un regolamento che prevede un incentivo fino a 500 euro annuo a chi adotta o a quella famiglia che adotta un cane presente in un rifugio, un canile rifugio; stiamo operando un’ulteriore modifica perché stiamo allargando la tipologia dei tributi con cui possono essere compensati l’incentivo;  finora il regolamento prevedeva che questo incentivo di 500 euro potesse essere compensato con la tari che un cittadino paga al Comune di Mussomeli; nella modifica che stiamo predisponendo e che andrà in consiglio comunale, prevediamo l’estensione ad altri tributi;  quindi, non solo la tari, ma anche l’imu o la tasi, proprio nel tentativo e nell’obbiettivo di rendere sempre più appetibile l’adozione del cane da parte del cittadino”.

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