Salute

Mussomeli, giovani di Casa Rosetta al lavoro per 2 mesi al Centro commerciale “La Fornace”

Carmelo Barba

Mussomeli, giovani di Casa Rosetta al lavoro per 2 mesi al Centro commerciale “La Fornace”

Lun, 15/01/2018 - 08:30

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MUSSOMELI –  Tutte le grandi rivoluzioni si originano dal basso, e quella che raccontiamo è una piccola grande rivoluzione, culturale e sociale, che interessa i “ragazzi” di Casa Rosetta, meritoria associazione ormai nota ai più. E interessa soprattutto il nostro contesto territoriale dove finora mai prima s’era visto una simile disponibilità verso i giovani diversamente abili. Da oggi (15 gennaio 2018) infatti, e per ben due mesi, ovvero sino al prossimo 15 marzo sette “ragazzi” di Mussomeli e dintorni seguiti da anni con dedizione e professionalità dagli operatori di Casa Rosetta, lavoreranno presso il centro commerciale “La fornace” di Cammarata. Sette giovani, sette promesse per il futuro di piena integrazione sociale e, perché no, anche lavorativa. Questi   i loro nomi: Giuseppe Miceli, Salvatore Pecoraro, Alessandro Mancuso, Giuseppe Infurna, Carmelo D’Andrea, Davide Vella e Massimo Duminuco. Dice la dott.ssa Daniela Burgio, direttore sanitario di Casa Rosetta: “Abbiamo ripreso e ampliato il progetto dello scorso anno che ha visto i ragazzi al lavoro per una settimana. Questa volta il periodo sarà ben più lungo, due mesi. Lavoreranno di mattina nei negozi come commessi. Ovviamente il nostro obiettivo è quello di formare questi ragazzi per poterli inserire un domani anche nel mondo del lavoro. Devo dire che ancora una volta il direttore del centro commerciale Luca Lamendola s’è dimostrato persona di gran cuore ed ha subito acconsentito a tale progetto. E per la sua disponibilità verso Casa Rosetta, il nostro presidente don Vincenzo Sorce, nel corso della Rassegna canora di dicembre, gli ha assegnato il Premio Solidarietà. E’ stato un momento commovente perché proprio non se l’aspettava. E altrettanto grati siamo alla proprietaria del Centro commerciale, Patrizia Russotto, la quale è stata altrettanta disponibile. Ovviamente i ragazzi sono molto entusiasti di questa nuova esperienza che matureranno e noi ovviamente, trepidiamo con loro”. E se le rivoluzioni partono dal basso, le iniziative più belle nascono da casualità che in fondo però, tali non sono. E infatti, il quarantenne direttore Luca Lamendola, che dirige “La fornace” dal 2010, da tempo coltivava il desiderio di dare la possibilità a delle persone con disabilità, di sperimentarsi nel mondo del lavoro, ma aveva sempre trovato delle difficoltà insormontabili anche per via della nostra ben nota elefantiaca burocrazia. A dicembre  del 2016, nel corso della Giornata per la disabilità, conobbe la dott.ssa Daniela Burgio, quando il centro commerciale ospitò i ragazzi e i loro manufatti e da lì maturò la proposta di una sperimentale iniziativa, ovvero far lavorare i ragazzi per una settimana in diversi negozi, ovviamente sotto l’occhio vigile di un operatore sanitario. E così avvenne. In cambio delle prestazioni dei ragazzi, furono quindi donati due climatizzatori a servizio degli ambulatori di Casa Rosetta. Adesso il progetto, ben più articolato ha la sana ambizione di dimostrare che anche in queste terre di frontiera i ragazzi con disabilità sono capaci di lavorare. E se si pensa a come questa iniziativa è nata, si assapora ancora di più il senso pieno e profondo di come a volte basta davvero poco per realizzare grandi scommesse. Bastano entusiasmo, determinazione e tanto amore.          (di Roberto Mistretta)