Salute

Mussomeli, al “Longo”Ortopedia numeri straordinari e rischio per ortopedico presto in pensione

Carmelo Barba

Mussomeli, al “Longo”Ortopedia numeri straordinari e rischio per ortopedico presto in pensione

Sab, 13/01/2018 - 09:47

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MUSSOMELI -Numeri da capogiro per l’Unità Operativa Complessa di Ortopedia diretta dal dott. Carlo Dell’Utri che anche per l’anno appena concluso si candida a conquistare il podio per le fratture di femore trattate entro 48 ore dal ricovero e riducendo così, specie nei pazienti più anziani, il rischio di mortalità.

“Quando mi insediai al “Maria Immacolata-Longo” nell’ormai lontano 2009, presi in carica un reparto che conteggiava appena 132 interventi chirurgici in un anno. Ebbene, noi abbiamo chiuso il 2016 con 544 interventi, ovvero con un incremento di oltre il 400%. Risultato che già di per sé era  eccezionale, ma lavorando con abnegazione, siamo riusciti a superarci ulteriormente, e abbiamo concluso il 2017 addirittura con 690 interventi. Questo significa un incremento di oltre il 500% rispetto al 2009, con ben 146 interventi in più rispetto all’anno precedente. Di questi un centinaio sono stati interventi di protesi all’anca e al ginocchio. E il 95% degli interventi al collo del femore, li abbiamo operati entro 48 ore dal ricovero, superando anche l’obiettivo del 90% che ci aveva dato l’azienda. E si si pensa che la media regionale è appena del 60%, si può ben capire come si lavora in questo reparto. Basti dire che siamo entrati in Sala operatoria anche la vigilia di Natale, il 31 dicembre e perfino a Capodanno, non guardando mai l’orologio. Un lavoro di equipe che è stato possibile mettere in campo grazie in particolare ai miei collaboratori ortopedici, il dott. Calogero Vullo che presto però andrà in pensione, e i due giovani, Liborio Miccichè e Totuccio Mantio, ragazzi eccezionali che si spendono tantissimo e mai si tirano indietro, stanno qui dalla mattina alla sera senza mai lamentarsi, e rappresentano il futuro di questo ospedale. Grazie anche al personale tutto del reparto che dirigo, e a tutta l’equipe di Sala operatoria, in particolare le anestesiste Rossella Di Giovanni ed Ersilia Fornaciari che mai si tirano indietro, neppure di fronte ai casi più ostici”.

Così il primario Carlo Dell’Utri che, con contratto appena rinnovato, ma fino a giugno 2018, dirige la struttura complessa di Ortopedia composta da 9 posti letto + 1 posto in day hospital. Una struttura diventata un autentico fiore all’occhiello e punto di riferimento per tutta la sanità del Vallone e dall’Alta Valle del Platani, ma non solo, basti dire che nel periodo natalizio sono stati qui trasferiti pazienti da Termini Imerese, Corleone, Agrigento, Caltanissetta.

L’Ortopedia infatti, ha chiuso il 2017 con ben 450 ricoveri e 300 day service, 3563 visite ambulatoriali e 1452 consulenze eseguite in regime di Pronto soccorso.   Vanta un indice occupazione di posti letto di oltre il 90% e un indice operatorio attorno all’85% (vale a dire che 85 pazienti su 100 ricoverati vengono operati). E inoltre ha azzerato le liste di attesa, sia dal punto di vista chirurgico che ambulatoriale. E tutto questo con un organico appena sufficiente, ovvero il primario e gli altri tre ortopedici.

“E questo è il punto dolente –continua il dott. Dell’Utri, anche perché in organico come struttura complessa sono previsti 5 ortopedici. Un numero adeguato che ci permetterebbe di incrementare ulteriormente le nostre prestazioni, invece ci ritroviamo con il dott. Vullo che probabilmente il prossimo luglio andrà in pensione e, ad oggi, nulla sappiamo del nostro futuro. Ecco perché urgono risposte certe e immediate, per evitare di fare la fine dei sorci, specie in un periodo caldo come di luglio, a ridosso di agosto, quando tutti pensiamo alle ferie e non certo a sostituire le unità mediche che vanno in pensione. La nostra Unità complessa non dovrebbe avere meno di 5 unità ortopediche, ma vi lavoriamo soltanto in 4, figurarsi se dovessimo restare in 3. Da qui il mio invito a chi di competenza ad evitare il black out del nostro reparto che vanta un trend di altissima qualità ed è in continua crescita, come per altro riconosciuto a livello regionale e nazionale”. (di ROBERTO MISTRETTA)

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