Michele Mancuso (FI), dragaggio porto di Gela: “La protezione civile ha aggiudicato la gara per il piano di caratterizzazione ambientale. Il governo ha accelerato la procedura per anticipare qualsiasi tappa”.

PALERMO – Impegno costante e continuato per il porto di Gela da parte del deputato nisseno Michele Mancuso di Forza Italia. Un ‘percorso’ tortuoso che prese il via il 27 dicembre 2016 con il governo Crocetta allorquando apposero la firma la Regione Sicilia, Comune di Gela, Dipartimento regionale della Protezione civile e Eni per il ‘Ripristino funzionale e Potenziamento del Porto Rifugio’. Finalmente sarebbero dovuti partire gli interventi necessari per superare quella che era una vera e propria emergenza: il continuo insabbiamento dei fondali del porto gelese, da tempo impraticabile. Da allora pastoie burocratiche, lentezze amministrative, mancanza di volontà politiche, sembravano aver reso quell’atto “inutile”. Mancuso, che da sempre ha attenzionato la vicenda, sottolinea come il governo Musumeci ha immediatamente dato impulso affinchè si risolvesse praticamente l’annoso problema: il 20 dicembre è stata aggiudicata la gara del Piano di caratterizzazione ambientale, propedeutico al progetto di dragaggio ex art. 3 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 172/2016, dei sedimenti marini costituenti il fondale del Porto Rifugio di Gela e del potenziale sito di reimpiego (tratto litorale posto subito ad Est)

Michele Mancuso, soddisfatto, ha dichiarato: “La protezione civile il 20 dicembre 2017 ha aggiudicato la gara per il piano di caratterizzazione ambientale. Tale appalto è importantissimo e propedeutico per il progetto del Dragaggio dei sedimenti Marini del porto di Gela. Il governo regionale insieme alla protezione civile Sicilia ha accelerato la procedura al fine di anticipare qualsiasi tappa. E’ finito il tempo delle parole, adesso è il momento dei fatti”.

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