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DDA Caltanissetta, mafia: investimenti tra Sicilia e Lombardia, sequestrati beni per 10 milioni di euro

Redazione

DDA Caltanissetta, mafia: investimenti tra Sicilia e Lombardia, sequestrati beni per 10 milioni di euro

Mar, 30/01/2018 - 10:54

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CALTANISSETTA – Beni per 10 milioni di euro sono stati sequestrati nelle province di Caltanissetta, Enna e Milano, dai finanzieri del Gico di Caltanissetta, insieme ai colleghi dei reparti operativi di Milano e Varese. Il provvedimento e’ stato disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta a carico di Felice Cannata, 57enne di Pietraperzia, e ai congiunti Grazia Matanza di 56 anni, Angela Cannata, 34 anni, Giusy Cannata, 30 anni, Salvatore Cannata, 28 anni, Angela D’Angelo, 80 anni, e Salvatore Tisa, 32 anni.
Lo spessore criminale di Cannata era emerso gia’ nell’ambito dell’operazione “Triskelion” della Guardia di finanza di Caltanissetta, nell’ambito della quale e’ stato condannato per associazione per delinquere di tipo mafioso aggravata, in relazione alla sua appartenenza alla cosca di Pietraperzia, con lo specifico ruolo di incaricato del reimpiego di capitali in attivita’ produttive nel Nord Italia, in particolare nei settori della compravendita di autovetture di grossa cilindrata. Era stato anche condannato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni false o inesistenti.

Le indagini hanno permesso di ricostruire il patrimonio riconducibile a Felice Cannata, consistente in una azienda agricola, una ditta individuale, 182 ettari di terreno, 22 fabbricati e 11 beni mobili tra cui macchine agricole e mezzi di produzione, 46 conti correnti e disponibilita’ finanziarie. Numerose le perquisizioni presso alcuni immobili nella provincia di Milano, con l’ausilio di un “cash dog” del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa, unita’ cinofila addestrata a rilevare presenza di denaro contante.
I sequestri si aggiungono ai risultati gia’ ottenuti dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta e dalla Guardia di finanza nissena nel corso del 2017 che hanno permesso di porre sotto amministrazione dello Stato beni per oltre 73 milioni di euro, appartenenti a soggetti legati alle cosche di Cosa nostra delle provincie di Caltanissetta ed Enna.

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