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Mussomeli, Carmelo Federico rinnova la tradizione dell’anellino d’oro: il neonato è il 42° ad indossarlo

Donatello Polizzi

Mussomeli, Carmelo Federico rinnova la tradizione dell’anellino d’oro: il neonato è il 42° ad indossarlo

Dom, 03/12/2017 - 07:45

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MUSSOMELI – La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni volta che nasce un bambino (George Bernard Shaw).  Il dono di un vagito, di una culla che si riempie, non deve mai essere considerato “normalità”, ma rinnova, tramanda, consolida e ravviva famiglie, storia ed emozioni. Storia da raccontare, apprendere e, un giorno tramandare, ne ha davvero tanta Carmelo Federico da Mussomeli, (Ore 10,22 di giovedì 28 novembre 2017, Kg 4,3 cm.53), figlio di Santino Barba e Rosangela Giannetto. Una storia familiare, dunque, che descrive una umanità in cammino, fatta di ricordi e stili di vita, che sono rappresentativi di un ceppo che oggi felicemente esulta per l’ultimo arrivato: Carmelo Federico Barba. Il suo dna è carico di una tradizione che risale agli inizi del 900’: una trisavola, bisnonni e nonni fanno parte di una storia familiare dalla forte matrice siciliana, rinsaldata e condita dai valori che fanno parte del nostro vissuto che risale agli inizi del 900. Una storia che racconta delle tre sorelle Carmela, Isabella, e Rosalia Mingoia (di sopranome “Mangiafesti”), mussomelesi doc, che vissero dignitosamente periodi di estrema indigenza, tanto da indurre, una delle tre, Isabella, a partire e risiedere stabilmente in America, mentre Carmela e Rosalia, invece, con tutte le enormi difficoltà dell’epoca, rimasero a Mussomeli, mettendo su famiglia.

Una storia che va avanti ininterrottamente fino ai giorni nostri. Delle anzidette tre sorelle, la trisavola nonna Carmela ebbe due figli, Francesco, futuro commissario PS, e Calogera Castiglione (nella foto sottostante con la numerosa famiglia, di cui viventi ci sono i tre figli Adamo,Ifgnazio e Carmelo)) che, purtroppo, prematuramente rimasero orfani di padre: la figlia Calogera  entrò nell’Orfanotrofio Sorce Malaspina e vi rimase sino al compimento della maggiore età. Nel frattempo, però, Carmela convolò a seconde nozze e nacque Francesca (Ciccina) Messina. Appena maggiorenne, Calogera lasciò il collegio delle orfanelle e ritornò in casa della madre, già, nel frattempo risposata. Successivamente, (non passò molto tempo) arrivò il fidanzamento di Calogera ed il successivo matrimonio. Mamma Carmela, però, pensò di aiutarla scrivendo alla sorella americana affinché avesse un occhio di riguardo per sua figlia Calogera che si era appena sposata e che necessitava di essere aiutata economicamente. Cosa che l’americana fece volentieri per tantissimo tempo.

E fu, esattamente, la nascita del primogenito Vincenzo Barba, il futuro gesuita missionario in Giappone, la felice circostanza in cui ‘a za Sabeddra” inviò l’anellino d’oro da mettere per il giorno del battesimo, come suo augurio ed incondizionato affetto. Ma quell’anellino d’oro non ha avuto mai sosta, è risultato anzi ballerino, addirittura più che ballerino, in quanto il treno del ceppo Barba, per circa 100 anni, non si è mai fermato. Un libro della vita pieno di meravigliose pagine e proprio con l’ultimo arrivato,  Carmelo Federico, salgono a quota 42 i pargoletti Barba che, nelle varie epoche, hanno portato l’anellino, rispettando rigorosamente la tradizione di famiglia. Un gesto certamente importante per rispolverare l’albero genealogico della famiglia che riporta a rivivere storie del passato.

Ndr. La redazione tutta abbraccia calorosamente il piccolo Carmelo Federico ed il Nonno Carmelo nostro stimato, insostituibile e valente collaboratore nonchè anima pulsante de “Il Fatto Del Vallone”. FELICITAZIONI!

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