Salute

Trasmissione “Eredità” fuori il campione di Sutera

Carmelo Barba

Trasmissione “Eredità” fuori il campione di Sutera

Mar, 14/11/2017 - 08:00

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SUTERA –  S’è infranto la sera di San Martino il sogno di Salvo Alongi, assistente sociale di Sutera, che dopo quattro elettrizzanti serate da campione, ha dovuto lascare “L’eredità” senza la soddisfazione di avere battuto “La ghigliottina”, ovvero l’ultimo gioco, il più arduo, che permette di vincere l’intero monte premi in palio se si azzecca la sesta, difficilissima parola. E invero giovedì sera Salvo c’è andato anche vicino quando ha giocato per 40.000 euro. Non certo una cifra da capogiro, ma indubbiamente significativa per un giovane attualmente in attesa di occupazione. Le parole erano: anno, mare, occhiali, Milano e e pelle. Salvo ha tentato di azzeccare la sesta parola che unisse tutte le precedenti ed ha scritto borsa. Ovvero un anno in borsa, la borsa da mare, borsa per occhiali, la borsa di Milano e borsa in pelle. Ed invece la parola era serpente: 1) L’anno del serpente (nel calendario cinese), 2) serpente di mare, 3) il serpente dagli occhiali (si tratta del cobra indiano), 4) pelle di serpente.  E quindi 5) il serpente di Milano (riferito al simbolo dell’Inter, una delle due squadre milanesi). Insomma una risposta pressoché impossibile da trovare, specie in 60 secondi. Salvo ha difeso il titolo anche venerdì, ma per la quarta volta consecutiva, giunto all’ultimo gioco, La ghigliottina, s’è dovuto alzare a mani vuote. Sabato, infine, la sua uscita di scena quando ha dovuto lasciare il posto ad un altro campione, anch’esso desideroso di misurarsi e vincere La ghigliottina. Va da sé che l’uscita di Salvo dal gioco in preserale su Raiuno che va in onda ininterrottamente dal 2002, ha lasciato l’amaro in bocca non soltanto a Salvo ma a tutti i suoi tifosi, a partire dalla natia Sutera dove tutti tifavano e speravano di festeggiare una bella vittoria. Così purtroppo non è stato, ma indubbiamente Salvo Alongi ha dimostrato all’Italia intera di essere un giovane preparato e motivato. Ed in fondo come diceva il barone Pierre De Coubertin, l’importante non è vincere, ma partecipare. (di Roberto Mistretta)

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