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Regionali, la nuova assemblea tra giovani rampanti e veterani trombati

Redazione

Regionali, la nuova assemblea tra giovani rampanti e veterani trombati

Mar, 07/11/2017 - 20:07

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Per protestare contro l’allora presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’, nel 2007, si presento’ in sala stampa in mutande, per poi coprirsi con la bandiera della Sicilia, usata come pareo. Torna a Sala d’Ercole, dopo qualche anno di pausa, Cateno De Luca, eletto nell’Udc con 5.418 voti, nel collegio di Messina. Il suo nome figurava tra i 17 presunti “impresentabili” contenuti nell’elenco diffuso dal Movimento 5 stelle prima del voto per le regionali, quei candidati, tenuti sotto scacco per guai giudiziari, presenti soprattutto nelle liste a sostegno di Nello Musumeci, candidato del centrodestra. Leader del movimento Sicilia Vera, era stato arrestato per un’indagine legata all’attivita’ amministrativa come sindaco di Fiumedinisi, piccolo centro di 1500 anime della provincia di Messina.

A proposito di impresentabili, queste elezioni regionali siciliane saranno ricordate anche per la vittoria di Luigi Genovese, 21 anni, il deputato piu’ giovane dell’Ars, finito nell’occhio del ciclone nelle ultime settimane di campagna elettorale perche’ figlio di Francantonio Genovese, ex segretario regionale del Pd, transitato poi a Forza Italia, condannato a 11 anni nel processo sui ‘corsi d’oro’ della formazione. Tra i piu’ votati in Sicilia, nel suo collegio, Genovese Junior, studente di giurisprudenza, ha raccolto a Messina oltre 17 mila voti nella lista di FI. Non sono stati eletti invece Antonello Rizza, candidato con Forza Italia, che ha ottenuto 4929 voti e Riccardo Pellegrino (su cui Claudio Fava aveva consegnato un dossier alla commissione parlamentare Antimafia perche’ considerato vicino ad ambienti mafiosi) che ha ottenuto 4427 preferenze. Vittime del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento delle liste, tra gli esclusi eccellenti ci sono Giovanni Ardizzone, presidente uscente dell’Assemblea regionale, con i suoi 5mila voti nel collegio di Messina. Correva con Alternativa popolare-centristi per Micari. Per lo stesso motivo, resta fuori dall’Ars anche il siracusano Vincenzo Vinciullo, ex presidente della commissione Bilancio, pur avendo ottenuto 7 mila preferenze.
Stessa sorte per l’europarlamentare Giovanni La Via, candidato nei collegi di Trapani e Ragusa, e designato vicepresidente della Regione, in caso di vittoria, da Fabrizio Micari.

Tagliata fuori anche la lista Arcipelago-Micari presidente: cosi’ non riescono ad entrare a Sala d’Ercole Valeria Grasso, imprenditrice antiracket, Aurelio Scavone (1.592 voti) e Tonino Russo (1.503), entrambi sponsorizzati dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Bocciato anche Antonio Venturino, vicepresidente uscente dell’Ars, eletto con i 5 Stelle e poi passato nel Psi. Correva con la lista di Micari a Catania ma non ce l’ha fatta. Fuori dall’Ars anche Nino Oddo, questore uscente dell’Ars, con 3.900 preferenze a Trapani. Il Pd non riesce a confermare Paolo Ruggirello che ottiene a Trapani 6.688 voti. E nemmeno il capogruppo Alice Anselmo (757 voti nel collegio di Palermo), il presidente uscente della commissione sanita’ dell’Ars, Pippo Di Giacomo, Giuseppe Laccoto a Messina, Bruno Marziano a Siracusa, Paolo Ruggirello a Trapani, Giovanni Panepinto ad Agrigento, insieme con la vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello e Mario Alloro a Enna. (di Giuseppina Varsalona, Italpress)

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