Salute

Mussomeli , strada provinciale per Caltanissetta invasa fango

Carmelo Barba

Mussomeli , strada provinciale per Caltanissetta invasa fango

Sab, 11/11/2017 - 13:41

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MUSSOMELI –  (di Roberto Mistretta) –  Cambiano i governi, gli anni si sommano agli anni, gli impegni si susseguono ma in queste terre di frontiera siamo alle solite con le prime piogge fiumi di fango invadono la strada provinciale per Caltanissetta trasformandola in una trazzera pericolosa ed assai rischiosa da transitare.

“Due gocce d’acqua e le nostre strade diventano trazzere, non proprio regie –lamentava ieri l’ingegnere Gero Lombardo (Noi con Salvini), che aggiunge- si tratta della solita strada, la Mussomeli-Caltanissetta, nel tratto prima di arrivare alle miniere. Quella che ogni giorno molti concittadini percorrono per recarsi a lavoro. La mancata manutenzione ordinaria e la non regimentazione delle acque piovane porta la terra sul manto stradale”.

Insomma passano i decenni,  i continenti si avvicinano, le distanze si abbattono, l’Italia si prepara alle nuove elezioni di primavera, ma il Vallone continua ad essere un’isola in perenne isolamento. Un lembo di provincia da sempre abbandonato a se stesso, nonostante ogni giorno centinaia di pendolari facciano avanti e indietro su tale terremotato tracciato per raggiungere e tornare dal capoluogo nisseno, percorrendo ogni volta col cuore in gola, gli oltre 40 km di strada che separano le due città.

E’ sempre la stessa storia e continuano ad avere il sapore di un’enorme beffa che si somma al danno, i megacartelli affissi lo scorso anno lungo diverse strade provinciali, cartelli regionali che richiamano cospicui finanziamenti europei per il mantenimento delle nostre strade. Ne abbiamo visti diversi anche sulla Villalba-Resuttano, sulla Cordovese-Fondovalle e sulla Mussomeli-San Cataldo. I vari cartelli si concludevano tutti con lo slogan “Investiamo nel vostro futuro”.

Certo se sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria da parte della Regione sulle strade provinciali, ben pochi ne hanno avuto contezza e d’altronde basta mettersi in auto e percorrere le strade anzidette. Come più volte scritto ma repetita iuvant, quello della viabilità disastrata nel Vallone da tutti abbandonato, è un problema vecchio come il cucco. Le banchine laterali per il drenaggio meteorico, ovvero la canalizzazione delle acque sono intasate da terra, detriti e floridissimi arbusti. I pozzetti per il convogliamento delle acque nel sottosuolo si intasano e bloccano il deflusso della pioggia che si riversa in mezzo alla strada.  Mancano perfino i paracarri catarifrangenti, la striscia spartitraffico, l’illuminazione, in compenso abbondano curve a gomito, tornanti, buche, avvallamenti, dissesti e fango.(foto d’archivio)