MUSSOMELI –  E’ arrivato domenica sera il primo corposo gruppo di 50 belgi interessati a visitare e acquistare case cedute a 1 euro o, altri immobili a prezzi affare. Certo il maltempo ieri non ha aiutato, con la pioggia che già di mattino ha cominciato a cadere limitando le visite degli ospiti di oltralpe, tra viuzze e piazze del centro storico di Mussomeli.  Di fatto però, qualcosa sta cambiando in città e una nuova fase storica si è aperta, con investitori interessati a ripopolare, fosse pure per vacanza, le viuzze della medievale cittadina svuotate dall’emigrazione e dalla ricerca di più moderne comodità che nelle vecchie case non erano più garantite. Mai era accaduto prima, nonostante proclami e impegni parolai in tal senso, forse perché i primi a non crederci erano gli stessi mussomelesi. Ma è proprio l’atmosfera decadente del tempo cristallizzatosi su muri in pietra e sui tetti in coppi d’argilla della Mussomeli che fu, ad incantare gli ospiti stranieri.  Dalla nostre parti i ritmi sono lenti, a misura d’uomo, e finanche i rintocchi della campane che si rincorrono nei vicoli deserti, danno il senso di un tempo scandito dall’odore del pane sfornato, del saluto col vicino, dei passi che risuonano sulla pietra lavica. Domenica mattina quindi, il sindaco Giuseppe Catania, accompagnato dal vicesindaco Francesco Canalella, dagli assessori Toti Nigrelli e Seby Lo Conte e dal consigliere Calogero Misuraca, hanno percorso in lungo e largo il centro storico affiggendo i cartelli di vendita nelle case cedute a 1 euro. “Siamo ormai pronti –commenta il sindaco- e daremo loro il nostro benvenuto caloroso agli ospiti belgi, accompagnati dall’amico Flavio Cioffi, e siamo certi che apprezzeranno la qualità dell’accoglienza di noi mussomelesi e le bellezze del nostro territorio”. Quindi gli amministratori hanno trascorso la serata di domenica presso un agriturismo con i primi 50 belgi arrivati a Mussomeli. Ieri erano attesi altri ospiti per una  3 giorni intensa finalizzata a fare ammirare le bellezze di Mussomeli agli ospiti belgi, con la speranza che il tempo si rimetta.(di ROBERTO MISTRETTA)