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San Cataldo. La Giunta ha approvato un ordine del giorno della Coldiretti per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal Ceta.

Redazione 1

San Cataldo. La Giunta ha approvato un ordine del giorno della Coldiretti per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal Ceta.

Mer, 20/09/2017 - 16:47

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SAN CATALDO. La Giunta comunale ha approvato  l’Ordine del Giorno con il quale la Federazione Nazionale Coldiretti ha promosso un’azione di sensibilizzazione presso tutte le Istituzioni locali e nazionali per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal Ceta. Il Ceta , Comprehensive Economic and Trade Agreement, è un accordo economico e commerciale globale tra Unione Europea e Canada – firmato il 30 ottobre 2016 – che prevede l’abolizione della maggior parte dei dazi doganali tra Canadà e Unione Europea. Tuttavia, secondo la Coldiretti, <all’entrata in vigore dell’Accordo è previsto l’annullamento di circa il 98% di tutte le tariffe dell’Unione Europea ma, d’altra parte, la cooperazione regolamentazione conduce alla graduale eliminazione delle regole che, nei diversi settori della sanità pubblica, della sicurezza degli alimenti, della protezione dei consumatori e dell’ambiente, possono essere ritenuti di ostacolo alla libertà del commercio>. La Coldiretti ha rilevato che <In un momento di grave crisi in cui il nostro Paese è alla ricerca di azioni e risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale, il made in Italy, ed in particolare, quello agroalimentare, è universalmente riconosciuto come straordinaria leva competitiva ad alto valore aggiunto per la crescita del Paese; l’agroalimentare made in Italy rappresenta una voce importante che contribuisce alla coesione sociale, attraverso lo sviluppo di occasioni ed il miglioramento delle condizioni di lavoro; tuttavia, nel contesto descritto, a fronte dei presunti benefici attesi, il CETA introduce sostanzialmente un meccanismo di acritica deregolamentazione degli scambi e degli investimenti che non giova alla causa del libero commercio e pregiudica in modo significativo la competitività e l’identità del sistema agricolo nazionale>. Per la Coldiretti: <L’abbattimento istantaneo e quasi totale dei dazi attiva, inoltre, significative flussi di importazione competitiva sotto il profilo dei prezzi, ma con scarsi standards qualitativi e di sicurezza, a fronte della mancanza di un sistema di regole che tuteli i consumatori e che assicuri evidenzia e trasparenza sull’origine delle materie prime>. Inoltre <Il CETA consente le “volgarizzazioni” legate ai nomi dei prodotti tipici dell’italian sounding (ad esempio, il Parmesan) e la convivenza sul mercato con le denominazioni autentiche dei nostri prodotti. La combinazione del principio della “fabbricazione sufficiente” con il criterio del codice doganale, inoltre, rende di fatto impossibile l’evidenza dell’origine del prodotto>. Per questa ragione la Giunta Modaffari ha deciso di condividere l’azione di Coldiretti per intraprendere azioni territoriali volte a garantire un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal CETA. Di impegnarsi ad intraprendere iniziative per sollecitare il Parlamento ed il Governo ad impedire l’entrata in vigore nel nostro paese del Trattato CETA, arrestando il processo di ratifica dell’Accordo in Italia ed adottando ogni iniziativa necessaria ad ostacolare l’applicazione del Trattato anche in via provvisoria. La delibera approvata è stata trasmessa al Parlamento, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Coldiretti della provincia di Caltanissetta.

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