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Bonifica Miniera Trabonella, M5S: “Risultato non attribuibile alla giunta Ruvolo”

Redazione

Bonifica Miniera Trabonella, M5S: “Risultato non attribuibile alla giunta Ruvolo”

Gio, 07/09/2017 - 15:55

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Il consigliere comunale Giovanni Magrì: “L’assessore Tumminelli festeggia per il nulla. L’esecutivo di Palazzo del Carmine ha fatto solo perdere tempo, la cifra era disponibile già nel 2013 dopo l’intervento del deputato regionale Giancarlo Cancelleri”.

“Leggo l’entusiastico annuncio dell’assessore Giuseppe Tumminelli che indica come una grande vittoria dell’amministrazione Ruvolo, ovvero l’avvio dei lavori relativi alla bonifica delle coperture in amianto dei fabbricati all’interno del sito della miniera Trabonella. Ebbene, vorrei ricordare all’assessore Tumminelli che c’è poco da festeggiare perchè le somme in Regione Siciliana erano già disponibili nell’estate 2013, quando il nostro portavoce in Assemblea Regionale Siciliana Giancarlo Cancelleri, dopo una fitta interlocuzione con il coordinatore del dipartimento Acqua e Rifiuti Salvo Puccio, ottenne rassicurazioni sulla esistenza di un piano esecutivo completo di tariffe, ferme però al 2009”. A dichiararlo è il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giovanni Magrì in merito ai lavori di bonifica della miniera di Trabonella nel Nisseno. “L’amministrazione comunale – spiega Magrì – avrebbe quindi semplicemente dovuto aggiornare le somme al tariffario del 2013 perché queste potessero divenire immediatamente erogabili. Una volta presentato il progetto revisionato infatti, al nostro portavoce Giancarlo Cancelleri fu assicurato che il dirigente generale del dipartimento, Marco Lupo, avrebbe firmato il decreto di assegnazione delle somme nello spazio di 15 giorni. Ebbene, dal 2013 al 2017, ci sono ben quattro anni di tempo, durante i quali, non comprendiamo cosa abbia fatto l’amministrazione Ruvolo. Anzi – sottolinea Magrì – sappiamo eccome cosa ha fatto l’amministrazione Ruvolo, e cioè un bel niente. Quindi annunciare qualcosa di già impiattato quattro anni prima, perdipiù non da chi si assume meriti che non gli appartengono, è di una disonestà intellettuali delle quali siamo ormai abituati. Ruvolo e soci – conclude Magrì – pensassero ad invertire la rotta verso il tracollo cui stanno portando la città di Caltanissetta”.