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Scuola, Anief: “Mancano 1.900 presidi, siamo al disastro”

Redazione

Scuola, Anief: “Mancano 1.900 presidi, siamo al disastro”

Gio, 24/08/2017 - 20:16

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ROMA – Saranno al massimo 120 i dirigenti scolastici che quest’anno riusciranno a entrare nei ruoli dello Stato, a fronte di 259 previsti dal Miur. Lo rende noto l’Anief, sottolineando che “quindi, oltre la meta’ delle assunzioni non si faranno. I conti sono presto fatti: oltre a qualche decina di aspiranti presidi, risultati idonei al termine dell’ultima selezione del 2015 ancora non assunti, l’amministrazione ha dato il via libera all’immissione in ruolo di appena 37 idonei della sessione concorsuale precedente. Attraverso il Decreto n. 875 del 21 agosto 2017 ‘e’ costituito, per l’anno scolastico 2017/2018, l’elenco unico dei soggetti di cui all’articolo 4 del Decreto Ministeriale n. 635 del 27 agosto 2015, secondo il punteggio conseguito nella graduatoria della regione Campania di cui al decreto direttoriale 13 luglio 2011′. Il Miur ha anche stabilito che questo contingente aggiuntivo di idonei campani non avrebbe dovuto superare il 20% dei posti destinati alle assunzioni dei dirigenti scolastici del 2017. Ma il numero di idonei non si avvicina nemmeno alla soglia indicata dall’amministrazione. Con il risultato che mentre i nostri istituti scolastici hanno estremo bisogno di dirigenti, visto che dal 1° settembre ben 1.900 scuole non avranno il loro preside, la mancanza di programmazione del Miur e’ riuscita nell’impresa di non coprire nemmeno le 259 assunzioni previste”.

Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, “mentre il Miur continua a tenere fuori docenti aspiranti presidi, seppure con i requisiti adatti, una scuola italiana su quattro e’ ormai senza dirigente scolastico, i vicari operano senza esoneri, se non attraverso il potenziamento che pero’ non offre alcuna garanzia di continuita’ e si seguita a ignorare i presidi incaricati da anni. Come se non bastasse, gli ultimi concorsi per dirigenti scolastici rimangono sotto la lente della Consulta per sanatorie parziali che non hanno chiuso il contenzioso. Intanto, l’onorevole Toccafondi, nel rispondere all’interrogazione 5-12049 a firma dell’onorevole Coscia (PD), nei giorni scorsi ha fornito ampie rassicurazioni, senza pero’ convincere, sulla messa in atto di tutti gli interventi preventivi da parte del Miur per la messa a bando del nuovo concorso, dopo il parere del Consiglio di Stato, in attesa, ancora, del parere della Corte dei Conti e del ministero dell’Economia. Nel frattempo, ignorando una sentenza del Tar Lazio, confermata in sede cautelare dal Consiglio di Stato, ottenuta dai legali Anief durante la precedente sessione che ha permesso a trecento docenti precari di partecipare alle prove, a tre di vincerle e di diventare presidi, non si comprende per quale ragione, a meno di cambiamenti dell’ultimo momento della bozza di regolamento, Miur e sindacati rappresentativi non abbiano permesso la partecipazione dei precari con cinque anni di servizio. La palese violazione della normativa comunitaria e della nostra giurisprudenza, pertanto, ha portato Anief a riproporre il ricorso proprio per favorire – conclude Pacifico – la loro presenza all’ormai imminente concorso a preside”.

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