Salute

Mussomeli, 21 colpi a cannone a festa fanno discutere : E’ forum sul social

Carmelo Barba

Mussomeli, 21 colpi a cannone a festa fanno discutere : E’ forum sul social

Gio, 17/08/2017 - 12:15

Condividi su:

MUSSOMELI –  Un’antica tradizionale usanza delle feste paesane  finisce sul social e si trasforma in  forum. Di ciò, sono “colpevoli” quei 21 colpi a cannone fatti esplodere alle 7 del mattino, per salutare la festa dell’Assunta, dopo la notte di ferragosto, comunque innocui a chi ha fatto le ore piccole, ma,  facendo svegliare bambini e quanti hanno preferito il sonno della notte. Qualcuno, e forse più di uno, è rimasto infastidito, ed ha pensato di manifestare il suo pensiero, in modo garbato e convinto, le proprie considerazioni, “Perché, ha postato sul social l’internauta Carmelo Nicosia, si sparano i fatidici 21 colpi di cannone, alle 7 del mattino, nei giorni delle feste religiose? Per salutare il giorno di festa e ricordare a tutti che in quel giorno si festeggia il santo X o Y. Perché questa usanza? A cosa servono, quindi, realmente i 21 colpi di cannone?
1) A svegliare chi, finalmente, nel giorno di riposo voleva dormire un po’ di più
2) a far spaventare i bambini che dormono e gli uccelli nel cielo
3) a spendere soldi inutilmente?” E tanto altro ancora con un interessante argomentare. Evidentemente , il post ha suscitato interesse nella discussione. Fra i diversi intervenuti sull’argomento, il cantante Gero Riggio esprime, in lungo ed in largo, ijn maniera puntuale, il suo pensiero, che meriterebbe una saggia riflessione da parte della comunità nella espressione di tutte le sue componenti. I 21 colpi a cannone  hanno fatto sorridere Riggio, ma gli hanno dato lo spunto per spaziare su argomenti che spesso si sentono in giro e che, puntualmente si ripresentano nelle ricorrenze,  perché “ormai è tradizione”. Il giovane internauta si è così presentato sul social: “ Eccomi. Voglio dire pure la mia e mi attacco a questo discorso tirato fuori da Carmelo. Parto dal presupposto che Mussomeli dovrebbe “ridurre” il numero di feste e processioni, mantenendole limitrofe al quartiere, così come si fa nelle città. E’ impensabile che una comunità come la nostra, di poco più di 10 mila abitanti, abbia almeno due feste al mese! Io cercherei di concentrarmi più sulle celebrazioni di quartiere,  piuttosto che estendere a tutto il paese delle Feste che ormai non interessano più a nessuno (basta notare l’affluenza di gente nelle processioni). Io mi concentrerei a rimodernare la Settimana Santa (cosa che ultimamente ed egregiamente ha cercato di portare avanti Pippo Sorce), inserendola in un contesto di mostre, eventi culturali, spettacoli e rappresentazioni che la facciano diventare il fulcro delle Confraternite e, per questo, ho da sempre pensato che bisognerebbe istituire un apposito comitato festa che non badi solo ed esclusivamente al becero e antico campanilismo confraternale, ma che si occupi di accrescere al meglio (creando appositi pacchetti turistici, inserendolo in determinati circuiti) queste nostre antiche e caratteristiche tradizioni, cosa che certamente farebbe benissimo a tutte le confraternite senza distinzione alcuna. Poi – continua ancora Gero riggio nel suo argomentare –  mantenere intatta la solennità del Corpus Domini, come festa centrale e concentrare tutte le forze sulla Festa Patronale, cosa che, sinceramente, di anno in anno, sta scemando in maniera triste. A me piace girare tanti paesini della Sicilia e vivere le proprie tradizioni. Vedo l’incredibile attaccamento alla Festa Patronale. In massa gli emigrati scendono e tutte le forze vengono concentrate sulla Festa. Quì purtroppo “noto”, mio malgrado,  che ormai anche la nostra Festa Patronale è diventata quasi una Festa come tutte le altre. Nemmeno si sente più l’aria. Dovremmo cominciare a farci delle domande e darci delle risposte sul perché certi meccanismi si sono rotti o non funzionano più (indipendentemente al pensiero che ognuno ha dei fuochi d’artificio, è inconcepibile che la festa principale del paese ne sia priva!).  Indipendentemente dalla mia appartenenza, la festa per me è e rimane la festa della Madonna dei Miracoli e lì concentrerei tutto il lavoro, le raccolte, le donazioni per renderla .. la “FESTA”. Purtroppo, dobbiamo fare un passo in avanti e capire che non siamo più in condizione di mantenere e portare avanti tante feste. Sia per mancanza di forze fisiche ed economiche, sia per il disinteresse generale al quale purtroppo tende il futuro prossimo. Bisognerebbe sedersi e iniziare a discutere e rivoluzionare determinate concezioni, tradizioni, credenze. La cosa che mi fa arrabbiare  è quando mi vengono a dire “Ma è tradizione!”. Non c’è peggiore ignoranzea contenuta in quella frase. Le Feste come tutto del resto deve andare a pari passo del progresso, della modernità e del contesto economico e sociale del paese. Bisogna intervenire subito e discuterne”. Insomma, i 21 colpi a cannone hanno fattoi e fanno discutere e fanno riflettere. Interessante parlarne.

Pubblità Elettorale