Salute

Nursind, incidente ad infermiere in mobilità. E’ già contenzioso

Carmelo Barba

Nursind, incidente ad infermiere in mobilità. E’ già contenzioso

Sab, 12/08/2017 - 07:00

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MUSSOMELI – Il comunicato del Nursind, in merito all’incidente automobilistico che ha visto protagonista un infermiere di Mussomeli di rientro dal turno pomeridiano al Pronto Soccorso del “S. Elia” dove era stato comandato a prestare servizio per trenta giorni come mobilità d’urgenza interviene e chiarisce al riguardo con una sua nota in cui si legge: ” Innanzitutto ci pare doveroso ed etico manifestare la nostra solidarietà al collega ed alla sua famiglia per i danni principalmente fisici ma anche economici che l’evento ha causato. Chiaro: sono eventi imprevedibili e come tali non ci sono colpe o colpevoli specifici. Certo alcune osservazioni sono indispensabili farle. In primis, nel caso specifico dell’Infermiere coinvolto nell’incidente, occorre verificare la legittimità o meno dell’ordine di servizio poiché il professionista del caso ricopre la carica di RSU la cui eventuale mobilitazione deve comunque rispettare quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori. A tal proposito manifestiamo amarezza per le esternazioni tronfie del Direttore Generale che nei giorni scorsi dichiarava di aver risolto il problema della carenza estiva del “S. Elia” anche “pizzicando” qualche infermiere sindacalista dimenticando in primis, che gli stessi sono espressione della volontà dei lavoratori poiché regolarmente eletti e che contestualmente sono dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato frutto di procedure concorsuali e non di nomine secondo il sistema regionale dello “spoils system ” legate alla coalizione politica vincente. Sarà il giudice al lavoro a stabilire la più o meno legittimità dell’ordine di servizio e qualora decidesse per un provvedimento non regolare chi ha firmato la disposizione dovrà spiegare le sue motivazioni nel corso del processo cui andremo incontro non solo per i danni fisici ed economici subiti dall’infermiere ma soprattutto per le risposte mai date alle reiterate richieste da parte nostra sul caso specifico. Intanto alla data odierna L’ASP boccheggia e non solo per il caldo torrido. Diversi reparti in altrettanto ospedali privi di condizionatori ma di contro “ricchi” di wi-fi sulla cui reale utilità in tantissimi hanno forti dubbi. Dipendenti che aspettano da tempo immemore i buoni pasto, per diritto e non per favore, ma anche su questo istituto contrattuale non si capisce quando e come ci saranno risposte. Ad Agosto poi si ripete il solito “copione” di erogare lo stipendio base a tutti i dipendenti per ragioni definite dall’ASP “bancarie” ma sulla cui attendibilità noi nutriamo fortissimi dubbi. Infine sottolineiamo la totale mancanza di sensibilità dell’ASP nei confronti dei propri dipendenti che di fronte ad eventi che potevano rivelarsi anche fatali si trincera dietro un abituale silenzio stampa”.

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