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Gruppo “Amare Villalba” al sindaco Plumeri: “Getta l’ancora e salva il salvabile”

Carmelo Barba

Gruppo “Amare Villalba” al sindaco Plumeri: “Getta l’ancora e salva il salvabile”

Dom, 23/07/2017 - 15:00

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VILLALBA – Repliche e controrepliche sembrano essere prerogative dei gruppi consiliari di Villalba, dove al gruppo “Insieme per Villalba”, che sostiene il sindaco Alessandro Plumeri, ha duramente replicato, con un lungo e circostanziato comunicato stampa, il gruppo Amare Villalba” che detiene la maggioranza in consiglio Comunale. Una situazione, secondo i villalbesi, assai difficile, e, come hanno commentato in diversi, “dannosa” per la comunità. “Apprendiamo con stupore, scrive il gruppo “Amare Villalba”, “L’amarezza” proclamata dai componenti di Insieme per Villalba, visto l’atteggiamento ostile e d’attacco assunto da loro in consiglio comunale. Immaginavamo, comunque , che sarebbero subito ricorsi allo sbandieramento della bocciatura del loro emendamento, come se solo questo fosse successo in quella serata. Omettono di dire la gravità del fatto che il sindaco non ha assolutamente richiesto all’ufficio di seguire l’iter di istruttoria del progetto di videosorveglianza da noi presentato, come affermato dallo stesso Ingegnere Bordenga, ma ne ha richiesto solo, verbalmente, un parere. Omettono di dire che, alla richiesta da parte del vicepresidente Favata se esistesse una normativa che stabilisca l’impossibilità di firma del progetto da parte dei geometri, non è stata data risposta. Omettono di dire che non è stata nemmeno aperto il secondo progetto da noi protocollato, che bypassa le criticità rilevate nella lettera del sindaco, perché non si vuole, assolutamente, far proprio questo progetto che non graverebbe sulle casse del comune. Ancora oggi non riusciamo a capire il motivo di questo rifiuto che è stato palese ed evidente da subito. Senza mai vagliare la bontà dell’opera, si sono cercati pretestuosi motivi per rigettarla e non hanno saputo dire nemmeno un grazie quantomeno per l’impegno e l’iniziativa. Inoltre, il sindaco, pur essendo diventato un bravo oratore (italiano permettendo) ci accusa di averlo privato dei soldi per la progettazione, ma bisogna precisare che sono due anni che ha a disposizione le somme per intero, e, lui e la sua giunta, non li hanno utilizzati, perché non in grado di partecipare ai bandi europei, e sfidiamo chiunque a dire che non è uscito nessun bando in questo lasso di tempo. Ci accusano – continua ancora il comunicato stampa di “Amare Villalba”, -di aver spostato questi soldi destinati alla progettazione in favore di un improbabile acquisto di un automezzo della nettezza urbana, ma omettono di dire che tra manutenzione ed affitto dell’automezzo, annualmente, il comune spende più di 20.000 euro l’anno che gravano sulle bollette e, quindi, sulle tasche dei cittadini. Ma a lui non importa far risparmiare i cittadini, non importa far partire la differenziata, non importa agire nell’interesse delle fasce deboli, importa tenere impegnati 9.000 euro per un monumento ai caduti! Omettono di dire che, quest’anno, sono stati loro stessi ad emendare il piano triennale delle opere pubbliche ed eliminare il mutuo come fonte di realizzazione del progetto d’illuminazione pubblica, che determinerebbe lo squilibrio di bilancio, dopo che per due anni hanno fomentato gli animi degli abitanti delle periferie, dicendo loro che eravamo noi a non volere la realizzazione di tale opera e che, parole dette in Consiglio Comunale dall’attuale assessore al bilancio Zaffuto, “in un modo o nell’altro, questo mutuo si deve fare”, mentre ora vengono in consiglio, presentano un emendamento identico al nostro, fanno gli gnorri e confermano quello che noi abbiamo sempre detto. Infine, non fanno cenno all’atteggiamento irrispettoso e poco istituzionale del vicesindaco Territo, che con i suoi insulti e le sue smorfie nei confronti di noi consiglieri di Amare Villalba, esprime come meglio può la sua carica, un assessore che non ha mai relazionato in consiglio il suo operato o proposto progetti, nè ha mai portato a fondo un discorso concreto. Le è stata data questa carica istituzionale , e per questo dovrebbe essere da esempio per i cittadini, ma il suo modo di fare in consiglio si discosta dell’etica comportamentale dell’amministratore, che dice che “un amministratore deve osservare e praticare un atteggiamento consono al proprio ruolo…. Assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni…evitare linguaggi o toni che sottintendano messaggi di aggressività e prevaricazione…”, avendole il sindaco conferito questa carica, di rimpiazzo a colui che avrebbe fatto la differenza nella democratica amministrazione e che con la sua lettera di dimissioni ha ben dipinto il quadro della situazione, vuol dire che lui stesso si rispecchia in questo modo di fare politica. Non è filosofia , continua la nota del gruppo, quella di non avere i numeri in consiglio, ma matematica, e il buon senso dice che quando non si ha il consenso della maggioranza ci si dimette e si va alle elezioni per il bene del paese. Troppo comodo da parte della minoranza, guidata dall’ asso pigliatutto Zaffuto, lanciare epiteti scadenti nei confronti di alcuni consiglieri, forse ci si aspettava che intimorendoci avremmo fatto la volontà del sindaco a discapito del bene del paese. Troppo facile attaccare il presidente dicendo che naviga senza bussola nè timone solo perché non si è sottomesso agli ordini del sindaco. L’inesperienza non è sicuramente una colpa, ma è sicuramente colpevole chi come il Sindaco Plumeri “dall’alto” della sua esperienza ha portato il paese all’immobilismo, giustificando la sua incapacità con la solita scusa della maggioranza ostile. Farebbero prima, e coscienziosamente per il bene del paese, a gettare l’ancora e salvare il salvabile, prima di far colare a picco completamente la nave”.

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