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Il piano di Berlusconi per tornare al potere

Redazione

Il piano di Berlusconi per tornare al potere

Dom, 23/07/2017 - 11:28

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Riconquistare l’Italia in quattro mosse. Il piano di Silvio Berlusconi per tornare al potere è svelato in una lunga intervista a Tiscali Notizie, in cui elenca le fasi principali:ok al nuovo soggetto politico di centro;
cambiare Forza Italia;
avanti con un sistema di legge elettorale come quello già arrivato in aula alla Camera
giusto e necessario dare soccorso in mare

Ecco alcune frasi-chiave del messaggio del Cavaliere:

Il nuovo centro

“Se nascerà, come mi pare ci siano le condizioni perché accada, un nuovo soggetto di centro in Parlamento, alleato con noi, credo che questo sia un fatto positivo”

Come cambierà Forza Italia

“Per quanto riguarda Forza Italia ho in mente qualcosa di diverso. Voglio un profondo rinnovamento basato su nuovi protagonisti, non politici di professione, ma donne e uomini della società civile, che hanno dimostrato nel lavoro, nell’impresa, nelle professioni, nella cultura, nel volontariato quello che sanno fare concretamente”

C’è una destra che aiuta la sinistra a vincere

“Un centro-destra vincente in tutt’Europa è quello che si rifà alla grande tradizione politica cristiana e liberale del Partito Popolare Europeo. Altre politiche, fortemente caratterizzate a destra – al di là del merito, che comunque non condivido – riescono a svolgere solo un ruolo di testimonianza, aiutando nei fatti la sinistra a vincere”
Salvare i migranti è un obbligo

“I migranti si sono moltiplicati ed è evidente, che una volta in mare, non c’è altro da fare che soccorrerli: lo impone, prima ancora che il diritto internazionale, la civiltà alla quale apparteniamo”

“Solo l’Europa, con il suo peso politico ed economico, sarebbe oggi in grado di stipulare nuove accordi con i paesi africani, sia per i rimpatri, sia anche per bloccare le partenze, proprio come avevamo fatto noi”

La nuova legge elettorale

“Sarebbe certamente assurdo andare a votare con la legge in vigore, con due sistemi elettorali contraddittori fra Camera e Senato. Avevamo raggiunto un accordo su una legge, ispirata al modello proporzionale tedesco, che garantiva alle forze politiche un numero di parlamentari uguale alla percentuale dei voti ottenuti, evitando altresì sistemi forieri di corruzione come le preferenze”

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