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A Villalba, la diatriba politica si fa sempre più serrata

Carmelo Barba

A Villalba, la diatriba politica si fa sempre più serrata

Mer, 14/06/2017 - 06:50

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VILLALBA – Il fermento politico villalbese, da qualche tempo a questa parte,  viene registrato attraverso  scambi di comunicati stampa dove i contrapposti gruppi politici espongono le proprie “verità”.  E’ il turno del gruppo “Amare Villalba” che così replica: “ Chiudiamo questo botta e risposta – si legge nel comunicato – ricordando in primis al sindaco che se il presidente ha fatto riferimento nella sua lettera all’art 50,  è perché, nella conferenza dei capigruppo, più volte il sindaco ribadiva che era obbligo per il presidente di convocare il consiglio comunale in seguito ad una richiesta da parte del sindaco, facendo riferimento all’art 28, anche se nella lettera lo stesso richieda un’adunanza aperta, la cui prassi di convocazione si basa sull’art.50 e, quindi,  a discrezione del presidente, sentita la conferenza dei capigruppo. E sappiamo tutti il perché tale richiesta di adunanza aperta, senza aver ancora in mano il verbale del prefetto, perché la volontà del sindaco e dell’ amministrazione è di confondere ancor più le idee alla gente, ed espletare una politica di terrore!” “Nell’incontro col prefetto, continua la nota del Gruppo “Amare Villalba” – sia da parte del consigliere Tatano, che da parte del consigliere Ferreri, è stato richiesto il tempo necessario per informare correttamente i cittadini col verbale in mano, e meditare con loro la scelta giusta da fare. Ancora non riusciamo a comprendere, invece,  perché il sindaco non appena tornato ha iniziato a creare inutili allarmismi, e chiedendo in fretta e furia un consiglio aperto, venendo meno alla proposta espressa da parte dei consiglieri di fronte al prefetto. Sembra che il sindaco non abbia attualmente altre priorità, che non sia l’accoglienza, come se noi riusciremo a risolvere il problema dell’immigrazione, attivando un progetto SPRAR a Villalba. Volevamo inoltre ricordare al sindaco che la lealtà amministrativa, si esprime anche nelle dichiarazioni fatte a mezzo stampa, e lui continua ad esprimersi in maniera non veritiera. Ci accusa di aver bloccato l’amministrazione in merito al PRG, facendo riferimento ad un emendamento che dava l’incarico per la stesura di tale piano agli uffici comunali e non a persone esterne, ma il sindaco rammenta male, perché questo emendamento risale al 2012, che all’attuale consiglio non è stata presentata nessuna proposta di delibera in merito al PRG e che da allora nulla è stato fatto per sanare tale mancanza, neanche di fronte alla nomina del commissario ad Acta”.  “Ma cosa sta facendo l’Ufficio Tecnico per risolvere tali problematiche ralative al PRG?  Più che scaricare la colpa su di noi, che lo si faccia su di un ufficio dormiente, che non assolve i suoi obblighi istituzionali e che sta paralizzando un paese!” La nota così continua: “E che il sindaco faccia mea culpa, perché se il comune si trova in uno stato di inerzia, sicuramente la colpa non è nostra, ma chi ha mostrato in questi 7 anni incapacità amministrativa ai fini del bene del paese. E ancora il sindaco fa riferimento al regolamento dei detenuti, dice di non riuscire a trovare i soldi per poter offrire tale sussidio a dette famiglie;  ma volevamo ricordare al sindaco che appena insediato i soldi per prendere la sua indennità ed aumentarla del 30%, rispetto alla precedente legislatura,  è riuscito a trovarli.  Se facciamo riferimento anche alla raccolta differenziata è perché è da febbraio che continuano a far circolare volantini sulla partenza di tale raccolta; hanno iniziato a distribuire i cestini facendo porta a porta, e poi tutto è caduto nel dimenticatoio, com’è tipico di tale amministrazione! Il nostro interesse è solo ed esclusivamente il bene del paese, non abbiamo nessun tornaconto, nè promesse da mantenere; per questo pretendiamo di aver tutto il tempo possibile per meglio decidere sulle sorti del futuro del nostro paese!”

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