SERRADIFALCO. L’Associazione “No Serradifalko” ha deciso di presentare ai carabinieri una denuncia contro ignoti <per abbandono di rifiuti in area pubblica, in luoghi facenti parte del territorio del Comune di Serradifalco>. Lo ha annunciato il presidente Marcello Palermo (nella foto) . <In settimana, dopo la consultazione del Direttivo dell’associazione No Serradifalco Onlus, a seguito di diverse segnalazioni da parte dei nostri iscritti, nonchè di diversi cittadini della comunità Serradifalchese, si è deciso di presentare una denuncia contro ignoti, presso la locale stazione dei Carabinieri di Serradifalco, per abbandono di rifiuti in area pubblica; tale iniziativa è stata intrapresa dopo diversi sopralluoghi che hanno evidenziato l’abbandono sistematico e puntuale di rifiuti domestici nelle aree e nelle vie adiacenti a zone residenziali>. Come via Boccaccio, via Pertini, via Papa Giovanni XXIII, contrada Altarello e via Palmeri, in prossimità della chiesa di San Giuseppe. <Tali rifiuti – ha aggiunto – costituiscono di fatto un pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, che si trova di fronte ad una emergenza non sottovalutabile da parte degli organi preposti, visto che i cumuli di rifiuti si prestano alla proliferazione di insetti, blatte e, cosa ancora più preoccupante, di ratti, che sono un pericoloso veicolo di malattie che possono colpire l’uomo; i cumuli di rifiuti vanno a creare dei problemi alla circolazione pedonale e veicolare, perché invadono il manto stradale ed i marciapiedi>. Palermo ha ricordato che tale comportamento va contro l’ordinanza sindacale per la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”: <L’ordinanza ha previsto il ritiro graduale di tutti i cassonetti per la raccolta dei rifiuti in tutto il territorio comunale. Ciò che ha suscitato, nella cittadinanza poco attenta e poco propensa al cambiamento, un disinteresse alla raccolta differenziata il cui effetto è palesemente materializzato nel comportamento illecito dell’abbandono dei rifiuti. Qualora, a seguito della nostra denuncia, venissero avviate indagini che evidenziassero responsabilità di individui che non rispettano l’ordinanza, la nostra Associazione si riserva fin da ora di costituirsi parte civile nell’istaurando processo penale e di sporgere formale querela nei confronti degli eventuali responsabili dei reati che dovessero essere constatati>.