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San Cataldo, “premio bontà Domenico Savio 2017”: l’elenco dei premiati

Redazione

San Cataldo, “premio bontà Domenico Savio 2017”: l’elenco dei premiati

Ven, 12/05/2017 - 12:13

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SAN CATALDO – Anche quest’anno, in occasione della festa di San Domenico Savio, la Famiglia Salesiana di San Cataldo ha organizzato la manifestazione “Premio Bontà Domenico Savio”.

Si tratta di una bella tradizione – che ha una lunga storia e che inizialmente era associata alla festa della mamma – interrotta per un lungo periodo e ripresa lo scorso anno con l’intento di valorizzare e portare a conoscenza della comunità esempi positivi di ragazzi e giovani della Città.

Nella convinzione che sia importante valorizzare e promuovere modelli di altruismo e di generosità della nostra gioventù e per la nostra gioventù – affermano gli organizzatori Totò Iacona e Luciano Arcarese – è stato chiesto ai Dirigenti Scolastici delle scuole medie e superiori, nonché a tutti i Parroci della città, di segnalare qualche ragazzo/a – di età compresa tra gli 11 e i 18 anni – che si fosse distinto, durante l’anno, per particolari atteggiamenti di altruismo e generosità, chiedendo che tali segnalazioni fossero accompagnate da una breve presentazione che giustificasse il motivo della scelta”.

E anche quest’anno … le segnalazioni non sono mancate. Certamente fa piacere che siano state segnalate intere classi che si sono distinte per la capacità di accoglienza e la disponibilità, specialmente nei confronti di ragazzi con problemi.

È il caso, ad esempio, della II C della Scuola Media “Carducci”, che gli insegnanti hanno voluto segnalare per il secondo anno consecutivo per la cura e l’attenzione che gli alunni continuano ad avere nei confronti di un proprio compagno. Bello quanto scritto da alcune insegnanti nel segnalare i propri alunni: “Anche quest’anno accogliamo con gioia il Vostro invito. Riteniamo, infatti, sia importante trasmettere ai nostri ragazzi positività e speranza. Valori che la società odierna sembra negare soprattutto alle giovani generazioni. Quando questo accade occorre far ricorso alla memoria e in questo caso a Don Bosco che sempre, nella sua vita, ha creduto in ogni ragazzo ed ha lottato con le armi dell’amore perché si comprendesse il messaggio del vangelo: scoprire la gioia e la positività che sono presenti in ognuno di noi”.

Domenica 7 maggio la Famigia Salesiana ha festeggiato San Domenico Savio (la cui festa liturgica è il 6 maggio) e anche quest’anno la celebrazione eucaristica è stata arricchita dalla presenza degli alunni della II M del Plesso “Blasamo” (lo scorso anno tutti premiati), che hanno partecipato alla santa messa utilizzando la LIS (lingua italiana dei segni).

A conclusione della stessa si è proceduto alla consegna – da parte di don Luigi Calapaj (Direttore della Comunità dei Salesiani) e di Suor Assunta Di Rosa (Direttrice della Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice) – di un riconoscimento a tutti i ragazzi segnalati.

Questi i nomi dei ragazzi premiati:

  • Scuola Carducci: Emanuela Russo (III C), Vittoria Giunta (II C);
  • Plesso Balsamo: Giorgia Maira (I I), Rosamaria Alessi, Jessica Chiara Alù e Desirée Zazzera (II M), Desirée Riggi (I E);
  • Chiesa Madre: Lavinia Biancheri e Christian Sardo;
  • Oratorio Salesiano: Angelica Lombardo, Sofia Ingaglio, Roberta Randazzo.

A tre di essi – Emanuela Russo, Christian Sardo e Desirée Zazzera, selezionati tra tutti da un’apposita commissione, alla luce delle motivazioni pervenute – è stato anche consegnato un premio in denaro, messo a disposizione dalla BCC “Toniolo” di San Cataldo che, con la consueta sensibilità, ha consentito la realizzazione di questa manifestazionee a cui va la gratitudine della Famiglia Salesiana.

Dietro ogni nome di questi ragazzi una storia di vita ordinaria vissuta nella gioia, nella semplicità e nella solidarietà nei confronti di chi (un compagno di classe, una nonna anziana, …) aspetta ogni giorno un sorriso.

Nonostante i cattivi esempi che il mondo degli adulti consegna a queste nuove generazioni, oggi i giovani continuano a essere la speranza, o meglio la certezza, che solo loro possono costruire un mondo migliore.

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