Salute

Mussomeli, Erbacce e proteste

Carmelo Barba

Mussomeli, Erbacce e proteste

Dom, 14/05/2017 - 07:10

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MUSSOMELI –  Mentre proseguono i lavori di scerbatura e pulizia del centro abitato predisposti dal Comune, si moltiplicano le proteste e le segnalazioni da parte dei cittadini insoddisfatti dei servizi erogati dall’Ente.  L’altro ieri mattina il pensionato Salvatore Belfiore lamentava: “In via Giacomo Longo dove abito, ho dovuto tagliare da me le erbacce assai alte, scalpellando con il martelletto tra le zolle nei marciapiedi. Poi gli operai comunali sono venuti, ma hanno tagliato le erbacce soltanto a tratti, e se adesso non   ritireranno i cumuli di erbacce che io ho provveduto ad estirpare, glieli piazzerò davanti al Comune”. Invero di cumuli ieri in via Longo, vale a dire la strada che transita davanti il vecchio ospedale, nel quartiere Carmelo, non ne abbiamo visto, ma certo non si può dire lo stesso delle erbacce. Un muro infatti è completamente invaso dalla cosiddetta erba di vento, ovvero la parietaria, che provoca allergie a chi soffre di tali problemi. Ma anche ai due lati della strada, l’erba tagliata sta già ricrescendo floridissima, e poiché da tempo è stato giustamente inibito l’utilizzo di diserbanti chimici (ma a nessuno finora è venuto in mente di utilizzare quelli naturali come ad esempio acqua e sale), il fenomeno è destinato a ripetersi. A meno di attuare altri rimedi ancora, come ad esempio sigillare le fessure tra le basole con del materiale idoneo.  “Ci hanno suggerito di utilizzare la guaina liquida come materiale sigillante tra le fessure delle basole –ci ha detto ieri Pasquale Mistretta, ex assessore che, collabora in maniera volontaria e coordina i lavori di pulizia urbana- e si provvederà in tal senso non appena potremo. Circa via Longo, entro lunedì interverremo anche lì, ma certo è difficile togliere le erbacce dai muri, perché non ci si arriva”. Ciclicamente insomma, in un contesto urbano come quello di Mussomeli, letteralmente circondato da campi agricoli e da campagne alberate, le erbacce si moltiplicano in maniera naturale ed esponenziale, e in mancanza di provvedimenti definitivi, di volta in volta bisogna impegnare più squadre di lavoro. Tempo addietro l’informatico Vittorio Catania ad esempio, risolse da sé il problema nei pressi del suo negozio in via Manzoni, scalpellando le erbacce dalle fessure e sigillandole con della malta cementizia. E qualcuno già suggerisce agli amministratori, invero solerti a recepire le proposte, di prevedere un regolamento che sgravi le tasse a chi contribuisce col fai da te a mantenere pulito il contesto di pertinenza pubblica dove vive.

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