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Nel nisseno Primarie Pd tra carabinieri e “abusivi”: a Gela in un gazebo, intervento dei militari dell’arma

Redazione

Nel nisseno Primarie Pd tra carabinieri e “abusivi”: a Gela in un gazebo, intervento dei militari dell’arma

Dom, 30/04/2017 - 18:24

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Scontro a colpi di esposti alle primarie del Pd, a Gela, tra le fazioni che sostengono i tre candidati, Renzi, Orlando e Emiliano, a causa dell’apertura inaspettata di una nuova postazione, per gli iscritti al partito, che esponenti dei movimenti “Sicilia Futura”, facente capo a Salvatore Cardinale, e del “Megafono”, fondato dal governatore Rosario Crocetta, hanno definito “occulta” e “abusiva”. Un esposto è stato presentato dai ricorrenti alla magistratura, con la richiesta di annullamento delle votazioni, che a Gela si svolgono in un unico gazebo in piazza Martiri della Libertà. Nella fase più acuta dello scontro verbale sono stati chiamati i carabinieri per impedire che il diverbio degenerasse, mentre la gente affluiva numerosa alle quattro postazioni del seggio ufficiale.

La bagarre è iniziata quando si è saputo che il presidente del seggio elettorale, Giorgio Donegani, per facilitare le operazioni di voto, ha disposto l’apertura di una quinta postazione all’interno dell’adiacente primo circolo del Pd, riservato agli iscritti al partito. Esponenti di Sicilia Futura, che sostengono Renzi, e i sostenitori di Emiliano hanno contestato l’apertura di quel seggio sostenendo che nessuno ne era stato informato. E quando si stava per chiuderlo e si pensava di trasferire le schede votate nelle urne delle quattro postazioni ufficiali è successo un pandemonio.

Daniela Cardinale, deputata Pd e capolista della mozione Renzi per le province di Caltanissetta ed Enna, dice: ‘L’esecrabile episodio di malcostume politico che, con la creazione di un seggio occulto, inquina le primarie del Pd di Gela ripete, ad opera degli stessi personaggi di sempre, comportamenti tendenti a modificare nelle urne la volontà degli elettori e a coartare la libertà di voto. Condivido la risposta ferma e decisa di quanti hanno sottoscritto formale denuncia dei fatti alla magistratura e con loro attendo l’esito delle indagini che sicuramente saranno serie e veloci”. ”Condivido – aggiunge – la decisione delle tante amiche e dei tanti amici che, sdegnati, rifiutano che si prosegua nelle operazioni di voto gestite da chi non ne ha saputo o voluto garantire la regolarità e si annullino le primarie gelesi”.  (Fonte ansa.it)

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