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Caltanissetta. Separazione carriere, al via raccolta firme. L’avvocato Bellini referente della Camera Penale

Redazione

Caltanissetta. Separazione carriere, al via raccolta firme. L’avvocato Bellini referente della Camera Penale

Mer, 26/04/2017 - 17:31

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Walter Tesauro, presidente della Camera Penale di Caltanissetta

CALTANISSETTA – Parte anche a Caltanissetta la raccolta firme promossa dall’Unione delle Camera Penali per la separazione delle carriere, che ha depositato in Corte di Cassazione la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare tra giudici e pubblici ministeri per rivendicare l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. La petizione prenderà il via il 4 maggio anche tra i penalisti nisseni, come fa sapere il presidente della Camera Penale di Caltanissetta, Walter Tesauro, che insieme al consiglio direttivo ha delegato l’avvocato Massimiliano Bellini di promuovere l’iniziativa sul territorio. Per l’occasione saranno allestiti dei banchetti presso il Palazzo di Giustizia del capoluogo e nelle piazze per consentire, come ha evidenziato il presidente della Camera Penale nissena, “di acquisire le opinioni di tutti gli avvocati ed operatori del diritto, nonché dei cittadini che dovranno,se vorranno esprimere l’assenso o il dissenso rispetto alla invocata divisione delle carriere, tra l’organo requirente e giudicante. Tutti i cittadini potranno offrire il loro contributo quali destinatari della tutela dei diritti”.

“Per fare ciò – dice l’avvocato Bellini, illustrando il senso dell’iniziativa – è necessario intervenire sulle norme del Titolo IV della Costituzione, per separare la magistratura giudicante da quella requirente. La separazione delle carriere diventa quindi ineludibile per dare piena attuazione al giusto processo e per rendere coerente il testo costituzionale che, in alcune parti, come quelle che con questo progetto di revisione costituzionale si intendono modificare, fu ispirato dal modello inquisitorio all’epoca vigente”.

“Essa rappresenta una tappa fondamentale verso un sistema che maggiormente garantisce i cittadini, ma anche gli stessi magistrati – aggiunge il penalista nisseno -. È questa, peraltro, una valutazione sostenuta autorevolmente dallo stesso Parlamento europeo che in una delibera relativa al rispetto dei diritti umani nell’Unione europea afferma, tra l’altro, che «è anche necessario garantire l’imparzialità dei giudici distinguendo tra la carriera dei magistrati che svolgono attività di indagine e quella del giudice al fine di assicurare un processo giusto». I nostri giudici e pubblici ministeri – conclude l’avvocato Massimiliano Bellini – non solo sono reclutati con lo stesso concorso e possono spostarsi da una funzione all’altra, appartengono alla stessa associazione sindacale e alle stesse correnti associative, eleggono congiuntamente, per il tramite di organizzate campagne elettorali, i loro rappresentanti al CSM”.

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