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Vandali in azione a Caltanissetta, danneggiate cinque auto

Redazione

Vandali in azione a Caltanissetta, danneggiate cinque auto

Mar, 14/03/2017 - 07:51

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CALTANISSETTA – Cinque auto danneggiate in quello che ha tutti i connotati di un vero e proprio raid. È stato compiuto in via Boccaccio nel centralissimo rione Incis già teatro anni addietro di una incredibile serie di gesti vandalici.

Nella notte fra sabato e domenica ignoti si sono accaniti contro auto in sosta spaccando specchietti retrovisori, striando le carrozzerie o, come in qualche caso, tagliando pure i copertoni. I proprietari hanno fatto intervenire la polizia per le constatazioni di rito, poi hanno formalizzato la denuncia contro ignoti in questura. Recentemente episodi simili si erano registrati anche in via Sardegna e via Val D’Aosta (traverse di viale Regione) con un numero di auto danneggiate ben più robusto di quelle di via Boccaccio.

Sul posto i vandali non hanno lasciato tracce ma è probabile – come si presume – che abbiano agito adoperando mazze di ferro. Qualcuno sospetta che si sia trattato di bravate ad opera del popolo del sabato che per diletto o per noia non trova di meglio che accanirsi contro le auto in sosta. La polizia ha avviato indagini che non hanno però il supporto del sistema di videosorveglianza pressoché inesistente in questa vasta zona a ridosso della centralissima via Rosso di San Secondo entrata prepotentemente nel mirino dei teppisti.

Difficile dimenticare quello che accadde sette anni addietro nel mese di settembre quando in una sola notte fra via Boccaccio, via Foscolo, via Carducci, via Ariosto, via Tetrarca furono danneggiate con modalità analoghe ben duecento auto rinvenute all’indomani con specchietti e vetri fracassati, ruote sgonfie e carrozzerie con pesanti striature. Anche allora gli autori restarono senza volto. A cadere nella rete degli investigatori furono invece qualche settimana dopo furono invece due giovinastri protagonisti di un altro raid, fra via Malta e via Luigi Rizzo, arrestati nella flagranza. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)

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