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Mafie, la nuova Pentacamorra: da nigeriani a latinos. Cinesi, Società foggiana e georgiani alla conquista delle piazze

Redazione

Mafie, la nuova Pentacamorra: da nigeriani a latinos. Cinesi, Società foggiana e georgiani alla conquista delle piazze

Mer, 22/03/2017 - 08:58

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ROMA – Cinque diversi poteri criminali, che acquistano la droga importata dalle mafie classiche, ancora in affari con i cartelli sudamericani di Colombia e Messico. Vagoni di cocaina che i nuovi protagonisti barattano con armi dai Paesi dell’Est attraverso i porti pugliesi, per potenziale l’arsenale della nuova ‘Pentacamorra’. Non più la strada, ma i piani alti. Dunque intere praterie di denaro sporco lasciate libere e dove adesso i braccianti delle nuove organizzazioni criminali raccolgono i frutti. E’ su queste cinque nuove organizzazioni in ascesa che si concentra l’attenzione del Servizio Centrale Operativo della polizia italiana, alla luce degli ultimi episodi di violenza: sotto i riflettori c’è soprattutto la Puglia. La nuova mala torna alle origini e – anche se la percezione della criminalità è maggiore nelle metropoli – Latina, Foggia e Caserta restano le piazze di scambio più pericolose. Un ritorno al passato con nuovi protagonisti, dove i vecchi clan diventano il collante. Bastano cinque istantanee per descrivere la nuova scena criminale italiana: la piazza dello spaccio a Ballarò, uno dei mercati simbolo di Cosa Nostra, è caduta in mano ai Cultisti Nigeriani; in Puglia la Società Foggiana spara contro i blindati della polizia e minaccia gli ispettori; nella zona est di Milano continua la guerra tra le gang di latinos; dopo Prato, i negozi cinesi vanno in fiamme anche a Massa Carrara; a Bari alcune agenzie di spedizioni pagavano il pizzo all’Organizacija georgiana. I cultisti nigeriani hanno un’organizzazione piramidale protetta da una rete di omertà rafforzata da suggestioni esoteriche e minacce di ritorsioni: in cima ci sono i ‘lord’, poi i picchia duro impegnati nelle irruzioni a colpi di bastone, machete e torture. Fanno affari con droga e prostituzione e dopo aver colonizzato la criminalità piemontese e pugliese, puntano al salto di qualità in Sicilia. L’Organizacija si espande nel Lazio e in Puglia. I boss sono i ‘ladri in legge’, esperti del furto che hanno fatto affari anche con la ‘ndrangheta. Gran parte dei bottini dei maxicolpi confluiscono nel fondo di investimento di ogni clan, che ricicla miliardi all’estero anche attraverso le compagnie di tycoon russi. La Società Foggiana semina il terrore in Puglia, con le sue rapine spettacolari e gli assalti a portavalori. E’ una sorta di federazione di criminali, sviluppatasi negli anni ’80 e cresciuta come succursale dei clan del casertano. Ma che ora taglieggia i commercianti, utilizza kalashnikov, minaccia gli imprenditori edili, cerca connivenze nelle amministrazioni locali. La criminalità delle bande ispaniche in stile americano come i Barrio 18 o i Latin King, da anni ha contagiato anche il Nord Italia ed è diventata adulta a Milano e in Liguria: da qualche anno investono nelle rapine e nello spaccio di droga, fino ad arruolare anche filippini, marocchini e italiani. La malavita cinese aumenta gli incassi a livelli esponenziali e da qualche tempo punta ad avere una sua banca a San Marino. Alcuni mesi fa gli incendi che hanno devastato una serie di negozi cinesi a Massa Carrara hanno acceso le ipotesi sulle possibili infiltrazioni della mafia cinese nel territorio apuano, ma anche in Lombardia e Lazio oltre alla Toscana.

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