Salute

Il grande bluff. Michele Giarratana: “Solo disastri, sindaco Ruvolo posa le chiavi di Palazzo del Carmine e torna a fare il tuo mestiere”

Redazione

Il grande bluff. Michele Giarratana: “Solo disastri, sindaco Ruvolo posa le chiavi di Palazzo del Carmine e torna a fare il tuo mestiere”

Gio, 09/03/2017 - 11:32

Condividi su:

CALTANISSETTA – Ma che razza di Amministrazione è mai questa? Tutto va a rotoli, non funziona nulla, assessori che si bisticciano, segretari che vanno e vengono, dirigenti allo sbando, finanziamenti che si perdono, contenziosi e cause costantemente persi; in pratica una città senza guida e senza certezze, ma soprattutto senza futuro. Tutto sta crollando e il Sindaco più amato di tutta la Sicilia non batte un colpo. E’sparito, è assente.
Siamo tutti molto preoccupati; non si tratta più di attaccare il Sindaco scarso evidenziando il suo programma non attuato o le sue scelte scellerate. Qui siamo di fronte ad una tragedia senza fine che sta distruggendo la città. E il responsabile non è soltanto Ruvolo che vive in un suo stato mentale, in una sua dimensione alimentato da quattro lacchè in palese malafede che lo sottopongono ad un trattamento sanitario obbligatorio fatto di speranze in attesa di un favore o di una collocazione.
I responsabili sono i partiti e i movimenti di centrosinistra che si ostinano a non staccare la spina non avendo il coraggio di addossarsi tutti assieme le responsabilità di questo fallimento; sarebbe, almeno questo, dignitoso. Scappare invece alla chetichella uno alla volta cercando di rifarsi una verginità in vista delle prossime elezioni regionali è da vili. Scappare sbraitando sbattendo la porta è da cafoni e traditori.
Conosciamo questi personaggi, conosciamo che li vota e sappiamo già ora che fra qualche giorno si presenteranno come quelli che “a questo punto non ne potevano fare a meno”, con lo scopo di rifarsi una verginità dopo che da tre anni cercano in tutti i modi di gestire la politica, l’amministrazione, il potere.
Miserabili politicamente, accattoni del consenso della peggiore risma, irresponsabili di fronte ad una città che langue e piange, disperata in ogni settore.
E’ emblematico il caso del cosiddetto bando ponte per la gestione dei rifiuti. Caltanissetta Protagonista fin dal primo momento aveva denunziato l’assurdità di un atto che al di la dell’aspetto amministrativo trasbordava di protervia politica al limite dell’abuso. Il commento più dolce è stato: visionari.
Mentre la nostra opposizione è stata sempre fiera, documentata, corretta e mai basata su aspetti personali; e i fatti e gli atti ci danno ragione costantemente. Non abbiamo nemmeno bisogno di contraddittori poiché addirittura la realtà supera sempre le ipotesi e le denunzie che abbiamo avanzato.
Caro Sindaco, col sorriso stampato in faccia; uomo dello scaricabarile sistematico, vittima di te stesso, provocatore seriale, violatore acclarato di norme e codici. Ti sta crollando il mondo addosso, sei deriso dalla città, gabbato dai consiglieri e snobbato dai dirigenti e del personale del Comune che dici di amministrare. Non credi che sia arrivato il momento di posare le chiavi e ritornare al tuo mestiere?
Sarebbe una sconfitta onorevole ammettere i tuoi sbagli per evitare che la città sprofondi ancor di più a causa tua, novello Nerone.
Sarebbe un atto di protervia e cattiveria oltremisura continuare a credere di poter gestire un Comune che non è tuo, in tutti i sensi, non avendone titolo, capacità e competenza. Prendine atto. Il tuo progetto è fallito, il tuo sogno è svanito. Guarda i tuoi amici di una vita che ti abbandonano, sono il segnale della tua sconfitta.
Sono stato il tuo fiero oppositore in campagna elettorale, sconfitto, ma ancora convinto della bontà di quello che dicevo e proponevo allora e ribadisco oggi; di quel tuo progetto fiabesco, civico e partecipativo invece non c’è traccia; sono rimasti soltanto flebili ricordi dei tuoi sorrisini di scherno nei confronti di chi già allora aveva capito che era tutto un bluff. Adesso sono qui che aspetto che almeno mi dica che avevo ragione. Per un atto di dignità oltre che di rispetto non solo verso di me ma nei confronti della città.
​​​​​​Michele Giarratana

Pubblicità Elettorale